Scopre in casa un nigeriano che fotografa la figlia minorenne: panico nella notte

Scopre in casa un nigeriano che fotografa la figlia minorenne: panico a Sezze
Un nigeriano di 30 anni è stato denunciato perché sorpreso a fotografare con il suo cellulare una minorenne nell'abitazione della ragazza . E' accaduto a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un nigeriano di 30 anni è stato denunciato perché sorpreso a fotografare con il suo cellulare una minorenne nell'abitazione della ragazza . E' accaduto a Sezze (latina) giovedì notte nel quartiere Colli di Suso. La segnalazione del caso è giunta direttamente in caserma da parte dei genitori della ragazza.


La mamma della bambina si è accorta dell'uomo di colore perché si trovava all'interno della proprietà privata e stava scattando delle fotografie a distanza. Sono interventi i militari della locale stazione insieme ai militari del Norm di Latina. Bloccato, l'uomo è risultato essere un nigeriano richiedente asilo politico residente in una struttura di Roccagorga gestita dalla cooperativa setina Karibu.

Il 30enne è stato denunciato in stato di libertà per i reati di violazione di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. Solo successivamente è stato chiarito che si tratta di una persona che soffre di problemi mentali e che nel suo cellulare sono state rinvenute molte fotografie di ogni genere.

Il cellulare è stato subito sequestrato, la stessa cooperativa che gestisce buona parte dei richiedenti asilo su tutto il territorio locale e provinciale avrebbe comunicato di aver già avviato le pratiche di rimpatrio e che si tratta di una persona definita non pericolosa. Insomma una vicenda che ha scosso per diverse ore tutto il quartiere per paura che si trattasse di un maniaco sessuale.

Fortunatamente non si è trattato di un caso del genere ma di una persona purtroppo affetta da turbe psichiche ma che comunque avrebbe dovuto ricevere le dovute assistenze sanitarie.. 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino