Assalto finale ad Expo: code record fino a 10 ore per entrare nei padiglioni

Assalto finale ad Expo: code record fino a 10 ore per entrare nei padiglioni
MILANO - Dal Kazakhstan alla Corea del Sud, è di ore anche oggi il tempo di attesa per la visita ai padiglioni nella penultima domenica prima della chiusura di Expo. Nonostante...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Dal Kazakhstan alla Corea del Sud, è di ore anche oggi il tempo di attesa per la visita ai padiglioni nella penultima domenica prima della chiusura di Expo. Nonostante la pioggia, il cardo e il decumano sono affollati e alcuni spazi, tra cui la Germania, il Kuwait e il Brasile, riscuotono il consueto successo. Già dalle 9,30 si registravano ore di fila davanti al Giappone, e adesso i cartelli che si trovavano lungo il Decumano e che segnavano il tempo di attesa per l'ingresso sono stati rimossi. «Li abbiamo tolti per motivi organizzativi - spiegano gli organizzatori giapponesi - ma ci sono altri pannelli informativi di fianco alle file dei visitatori».




Alessia, ultimo visitatore della fila per l'ingresso negli Emirati Arabi (tempo di attesa 5 ore e mezza) racconta: «Dopo tutta questa fila, spero che il padiglione meriti - scherza. Volevo visitare Corea e Giappone e mi ero preparata psicologicamente all'attesa, ma alla fine non me la sono sentita di utilizzare tutto il tempo che ho a disposizione oggi per vedere solo lo spazio di un Paese. Preferisco - ha spiegato - fare code di meno ore e visitarne più di uno» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino