«Qualcuno mi ha picchiato e mi hanno rubato delle cose». Così ha spiegato la sua folle aggressione Ahmed Mohamed Alì Ben Salem, il libico di 23 anni (tra...
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Corteo antirazzista a Milano: «Siamo 200mila»
Dagli accertamenti medici è risultato positivo al Thc (tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis) e consumatore di Rivotril, una benzodiazepina somministrata come antidepressivo che spesso i tossicodipendenti utilizzando quando sono in astinenza. Semplicemente mischiandolo all'alcol funziona da surrogato dell'eroina. Nel piazzale della stazione Centrale milanese è venduto dai pusher africani per uno, al massimo 5 euro a pasticca. La violenza del libico inizia attorno alle 6.40. Entra in un ristorante della stazione che stava per aprire, ruba un coltello con la lama lunga 40 centimetri e la nasconde dietro la vetrina, poi rientra per prendere altro, ma è allontanato dall'addetto alla sicurezza che non ha notato l'arma. Sembra sia tornato tutto tranquillo ma pochi minuti dopo Ben Salem aggredisce l'ivoriano che sta prelevando soldi da un bancomat e gli sferra un fendente «tra la spalla e il bicipite», provocandogli ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Il 31enne è sotto choc, riesce solo a chiedergli di allontanarsi ma non occorre insistere, il libico è già in direzione dell'altro passante.
Col gambiano punta al ventre ma il 20enne ha buoni riflessi e riesce a deviare il colpo con le mani.
Il Gazzettino