Renzi contrattacca: «80 euro flop? Più grande redistribuzione mai fatta»

Renzi contrattacca: «80 euro flop? Più grande redistribuzione mai fatta»
"Gli 80 euro sono stati «la più grande opera di redistribuzione salariale mai fatta in Italia. Quindi una scelta di giustizia sociale. E di cosa si parla sui...

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"Gli 80 euro sono stati «la più grande opera di redistribuzione salariale mai fatta in Italia. Quindi una scelta di giustizia sociale. E di cosa si parla sui media? Del 'flop' 80 euro. E perché mai?". Lo scrive Matteo Renzi nel suo blog in un post dal titolo La verità, vi prego, sugli 80 euro.  


«Perché circa un milione di persone ha dovuto restituire del tutto e circa settecentomila in parte i soldi. Il motivo? Semplice, erano fuori dalle fasce, non stavano nei parametri», argomenta il segretario del pd. Eppure «una parte di commentatori e politici dicono che questo è il segno che l'operazione degli 80 euro è stata un fallimento».  «Il metodo, amici, è sempre lo stesso. Nessuno fa nulla per anni e tutti si lamentano indistintamente. Poi -sottolinea Renzi- arriva qualcuno che ci prova e inizia a cambiare le cose, portando soluzioni concrete. Discutibili, per carità, ma concrete. Come sarebbe bello se a quel punto gli altri anziché criticare soltanto facessero altre proposte, si impegnassero in una competizione di idee».  

Va riconosciuto, prosegue Renzi, «il principio di realtà: gli 80 euro prima non c'erano e adesso ci sono. E sono un risultato del quale tutti dovrebbero essere felici perché tagliare la spesa improduttiva per restituire alle famiglie che guadagnano poco è un fatto giusto, indipendentemente da chi lo ha proposto».  «Chiaro, gli 80 euro vanno solo a chi ne ha diritto. Se uno inizia a guadagnare più di 1.500 Euro netti ci dispiace ma li deve restituire. Ma questo che cosa c'entra con il 'flop' della misura? E a quelli che dicono: non è questa la priorità, altre sarebbero le tasse da abbassare! Rispondo, ok. Noi abbiamo abbassato l'Irap cancellando la componente costo del lavoro, eliminato Imu prima casa, ridotto tasse agricole e l'elenco potrebbe continuare».  


«A tutti quelli che dicono che anche questo non va bene, una domanda: avete qualche proposta migliore? Cancellereste gli 80 euro, reintroducendo Imu e alzando l'Irap? Quando la nebbia dell'odio personale finalmente sparirà, potremo finalmente confrontarci sulle idee per l'Italia. Noi abbiamo una visione, un progetto e abbiamo cominciato a realizzarlo. È ancora lunga, intendiamoci. Ma il disegno c'è. Aspettiamo che prima o poi arrivino anche gli altri. E che vinca il migliore», conclude.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino