"Gli 80 euro sono stati «la più grande opera di redistribuzione salariale mai fatta in Italia. Quindi una scelta di giustizia sociale. E di cosa si parla sui...
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«Perché circa un milione di persone ha dovuto restituire del tutto e circa settecentomila in parte i soldi. Il motivo? Semplice, erano fuori dalle fasce, non stavano nei parametri», argomenta il segretario del pd. Eppure «una parte di commentatori e politici dicono che questo è il segno che l'operazione degli 80 euro è stata un fallimento». «Il metodo, amici, è sempre lo stesso. Nessuno fa nulla per anni e tutti si lamentano indistintamente. Poi -sottolinea Renzi- arriva qualcuno che ci prova e inizia a cambiare le cose, portando soluzioni concrete. Discutibili, per carità, ma concrete. Come sarebbe bello se a quel punto gli altri anziché criticare soltanto facessero altre proposte, si impegnassero in una competizione di idee».
Va riconosciuto, prosegue Renzi, «il principio di realtà: gli 80 euro prima non c'erano e adesso ci sono. E sono un risultato del quale tutti dovrebbero essere felici perché tagliare la spesa improduttiva per restituire alle famiglie che guadagnano poco è un fatto giusto, indipendentemente da chi lo ha proposto». «Chiaro, gli 80 euro vanno solo a chi ne ha diritto. Se uno inizia a guadagnare più di 1.500 Euro netti ci dispiace ma li deve restituire. Ma questo che cosa c'entra con il 'flop' della misura? E a quelli che dicono: non è questa la priorità, altre sarebbero le tasse da abbassare! Rispondo, ok. Noi abbiamo abbassato l'Irap cancellando la componente costo del lavoro, eliminato Imu prima casa, ridotto tasse agricole e l'elenco potrebbe continuare».
«A tutti quelli che dicono che anche questo non va bene, una domanda: avete qualche proposta migliore? Cancellereste gli 80 euro, reintroducendo Imu e alzando l'Irap? Quando la nebbia dell'odio personale finalmente sparirà, potremo finalmente confrontarci sulle idee per l'Italia. Noi abbiamo una visione, un progetto e abbiamo cominciato a realizzarlo. È ancora lunga, intendiamoci. Ma il disegno c'è. Aspettiamo che prima o poi arrivino anche gli altri. E che vinca il migliore», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino