Malato di encefalopatia e senza l'uso della parola, Anthony si laurea a 23 anni con 110 e lode

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Ha indossato la corona d'alloro insieme a tutti gli altri studenti che come lui oggi si sono laureati all'Università Partenope di Napoli. Da oggi infatti Anthony La Marca, 23 anni, affetto da encefalopatia e senza l'uso della parola, è dottore in Management pubblico. Il ragazzo ha conseguito la laurea magistrale con 110 e lode dopo che due anni fa aveva raggiunto il traguardo della laurea triennale con il massimo dei voti sempre alla Partenope. Al termine della seduta di laurea, come da rito, gli abbracci con la famiglia, con i parenti e con gli altri studenti che hanno accompagnato Anthony nel suo percorso di studio. «Oggi si è concluso un lavoro portato avanti con determinazione e coraggio - ha detto la mamma di Anthony, Anna Lauri - e lo abbiamo potuto fare grazie alla collaborazione di tutti i presenti dall'Università Partenope agli studenti che lo hanno aiutato adottandolo come un fratello minore. Grazie a tutti per essere stati capaci di accogliere Anthony senza avere paura della sua diversità».


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In particolare, a sostenere il ragazzo negli studi, sono stati la studentessa, Roberta Riccio, e il dottore di ricerca, Antonio Tanzillo, che ha 'prestatò la voce ad Anthony per l'illustrazione della tesi dal titolo 'Innovazione didattica e progetti inclusivi nell'Università italiana. Il caso dell'Università Partenopè. Relatore della tesi è stato il professore Francesco Di Donato che oggi è stato anche presidente della commissione di laurea. « Anthony è uno studente del tutto uguale agli altri - ha affermato il docente - che come gli altri ha studiato ed ha sostenuto tutti gli esami e per assicurargli questa normalità devo ringraziare il team che lo ha supportato. Il lavoro di Anthony è molto ben fatto ed ha un grande pregio: ci sono elementi biografici, non egoistici, interrelati con un progetto scientifico. È in assoluto la tesi che, dal 2008 a oggi, mi è piaciuta di più e che mi ha emozionato. Anthony ci mancherà». Una seduta di laurea in cui non sono mancati momenti di commozione come il lungo applauso che la commissione, alzatasi in piedi, ha tributo alla mamma di Anthony sottolineandone «la forza e la determinazione». Ma il professor Di Donato ha speso parole di apprezzamento anche per papà Salvatore. «È un uomo - ha affermato il docente - dal silenzio operoso e per cui provo un'ammirazione sconfinata e grazie al quale non mi vergogno di essere cittadino di questo Paese».


Ora per Anthony come per i suoi colleghi dottori arrivano le vacanze che trascorrerà all'isola d'Elba dove vive da un anno con la famiglia. Ma la mamma è già pronta alla sfida successiva: riuscire a dargli un'occupazione. «Ho scritto all'assessorato delle Politiche sociali di Porto Ferraio e alla Asl - ha spiegato - per proporre un progetto formativo post laurea, in convenzione con la Partenope, che possa servire ad Anthony ad acquisire abilità nel lavoro come fare le fotocopie o protocollare un documento. Fino ad ora non ho avuto risposte, ma io spingo sempre sull'acceleratore».
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Il Gazzettino