Intercettazioni, Napolitano: «Ipocrita chi ora si lamenta per gli abusi»

Intercettazioni, Napolitano: «Ipocrita chi ora si lamenta per gli abusi»
«Tutti adesso gridano contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione. È un'ipocrisia paurosa perché è una questione...

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«Tutti adesso gridano contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione. È un'ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni e anni con sollecitazioni frequenti e molto forti da parte delle alte istituzioni. Io personalmente ho messo il dito in questa piaga e non c'è mai stata una manifestazione di volontà politica per concordare provvedimenti che avessero messo termine a questa insopportabile violazione della libertà dei cittadini, dello stato di diritto e degli equilibri istituzionali». Così l'ex Capo dello Stato, Giorgio Napolitano sulle intercettazioni che riguardano le conversazioni fra l'ex premier Mattero Renzi e il padre Tiziano. 


«Ieri sera seguendo un dibattito in tv c'è stata una cosa che mi ha veramente molto colpito: tutti adesso gridano contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione, non si sa quanto fedele, dei resoconti. Ma prima di ripetere le rampogne si chieda perché fino a oggi sono sfuggiti a qualsiasi soluzione normativa. Quella dell'abuso delle intercettazioni è una vicenda che si trascina in modo intollerabile», ha proseguito l'ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano, conversando con i giornalisti, al termine della cerimonia di premiazione di Emma Bonino da parte dell'Ispi, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. 

«Credo sia un errore parlare di gogna mediatica, perché qui c'è qualcosa di più profondo dell'aggressione al Pd e al suo segretario. Qui c'è qualcosa che riguarda il funzionamento della democrazia italiana e che dovrebbe allarmare tutti quanti. Un attacco alla democrazia». Il presidente del Pd Matteo Orfini, in un'intervista all'Huffpost, attacca così dopo l'intercettazione della telefonata di Matteo Renzi con il padre, aggiungendo che «l'unico obiettivo è colpire il principale partito del paese». 

«Ormai usano gli stessi argomenti di Berlusconi», replica per Mdp Roberto Speranza.


La procura di Roma, intanto, indaga sulla talpa che ha fornito gli atti a Marco Lillo, il giornalista del Fatto che ha pubblicato le conversazioni.

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Il Gazzettino