Governo, il timing della crisi: per Conte giorni decisivi, cosa accade oggi e domani

Governo, il timing della crisi: per Conte giorni decisivi, cosa accade oggi e domani
La resa dei conti sarà in due atti. Oggi e domani il governo Conte infatti, andrà in Parlamento senza alcuna certezza di avere i numeri dalla loro. Sono state e...

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La resa dei conti sarà in due atti. Oggi e domani il governo Conte infatti, andrà in Parlamento senza alcuna certezza di avere i numeri dalla loro. Sono state e saranno ancora ore febbrili, scandite da telefonate, messaggi  e interviste. Al di là delle dichiarazioni e dei retroscena però, al momento il solo punto indiscutibile è che la crisi del governo Conte-bis - e i relativi risvolti - sono all'apice del loro svolgimento mentre si avvicinano due date fondamentali.

 

Lunedì

 

Il primo appuntamento è per oggi, lunedì 18, alle ore 12 alla Camera dei Deputati. Il premier Giuseppe Conte si presenterà davanti ai deputati e con un lungo discorso - almeno 30 minuti - spiegherà le proprie posizioni prima dell'inizio della discussione generale che porterà alla presentazione della risoluzione e della questione di fiducia. Dopo i vari interventi, una sanificazione dell'Aula, la replica del premier e le dichiarazioni di voto, inizierà attorno alle 19 l'inizio della chiama di fiducia che terminerà poco dopo le 20 con il resoconto del voto finale.

 

Martedì


Se però oggi i numeri sono più definiti, o quantomeno più clementi nei confronti dell'esecutivo in carica, la parte più difficile si terrà domani. Il 19 gennaio infatti, l'iter descritto in precedenza verrà freplicato - con molte incertezze in più - all'interno del Senato. A palazzo Madama l'appuntamento è alle 9.30 e, tra i vari scenari a disposizione, l'obiettivo di Conte e dei suoi è raggiungere il "numero magico" 161, ovvero la maggioranza assoluta. Soglia che però al momento sarebbe ancora lontana e, peraltro, non è nemmeno escluso che basti aver la maggioranza dei voti per continuare. Da qui anche l’ipotesi - si tratta di indiscrezioni non confermate- che Conte possa intervenire oggi alla Camera e poi non attendere il voto di fiducia ma recarsi al Quirinale per le dimissioni che anticiperebbero un Conte ter, frutto di una nuova maggioranza politica. Per ora però, nulla è definito e il destino del governo appare appeso a un filo. 

 

 

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Il Gazzettino