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C'è un'altra persona coinvolta nell'omicidio di Luigi Criscuolo, detto Gigi Bici per via dell'attività che aveva gestito a lungo a Pavia. Le telecamere di sorveglianza, installate al cimitero della frazione Calignano di Cura Carpignano (Pavia), la mattina di lunedì 8 novembre hanno ripreso al volante della Polo di Criscuolo un uomo dall'apparente età di 40-50 anni, che indossava guanti bianchi e una maglietta rossa.
L'immagine risale alle 10.44 dell'8 novembre, quando probabilmente «Gigi Bici» era già stato ucciso con un colpo di pistola alla tempia destra (come è emerso dall'autopsia effettuata venerdì all'istituto di Medicina Legale dell'Università di Pavia).
Un mese e mezzo dopo, il pomeriggio di lunedì 20 dicembre, il cadavere di «Gigi Bici» viene ritrovato in un campo a Calignano davanti alla villa di Barbara Pasetti, 44 anni, fisioterapista, che giovedì scorso è stata arrestata per il reato di tentata estorsione: è accusata di aver chiesto alla famiglia di Criscuolo (attraverso due lettere lasciate in una cabina telefonica e sotto un tappeto di una chiesa di Pavia) un riscatto di 390mila euro per liberare il loro congiunto (che in realtà era già stato ucciso).
Barbara Pasetti, indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere, dalla sezione femminile del carcere dei Piccolini a Vigevano (Pavia) continua a proclamare la sua innocenza e nega di aver mai conosciuto Criscuolo. Ma ora, nel giallo dell'omicidio di «Gigi Bici», spunta anche un uomo.
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