Gentiloni alla Farnesina, compromesso fra governo e Colle nel segno della discontinuità renziana

Paolo Gentiloni
Nella sfida per il ministero degli Esteri tra due cognomi pesanti della tradizione cattolico-democratica Gentiloni-Pistelli, la spunta Paolo e non perchè discendente della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nella sfida per il ministero degli Esteri tra due cognomi pesanti della tradizione cattolico-democratica Gentiloni-Pistelli, la spunta Paolo e non perchè discendente della famiglia dei conti Gentiloni-Silveri, ma perché molto più affine al presidente del Consiglio.




Archiviata la quota-rosa, Matteo Renzi ha fatto oggi il nome al capo dello Stato dopo l’incontro di ieri. Un faccia a faccia molto dialettico, quello andato in scena giovedì pomeriggio al Quirinale, e la scelta fatta rappresenta un punto di compromesso tra palazzo Chigi e Colle.



La scelta di Gentiloni per la Farnesina conferma la linea di discontinuità, molto cara al presidente del Consiglio, ma al tempo stesso il nuovo ministro - malgrado non abbia un lungo curriculum internazionale - ha l’esperienza parlamentare e di governo che rappresenta per il Capo dello Stato il requisito necessario per ricoprire una poltrona delicata e particolarmente esposta al giudizio delle cancellerie.



Romano, sessant’anni, già portavoce di Francesco Rutelli e ministro delle Telecomunicazioni con il governo Prodi, Gentiloni giurerà oggi alle 18 al Quirinale insieme ai colleghi deputati che verranno nominati sottosegretari Davide Faraone (Pubblica Istruzione) e Paola De Micheli (Economia). Inserendo una donna, come sottosegretario, Renzi conserva anche l’equilibrio di genere.



Resta di nuovo al palo Lapo Pistelli, attuale viceministro agli Esteri, e si chiude una faccenda nei tempi previsti dopo l’uscita di Federica Mogherini. L’ipotesi dell’interim, in pieno semestre europeo, era impraticabile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino