Fratello e sorella si ustionano mentre giocano in casa, la madre rischia il processo: «Doveva vigilare»

Fratello e sorella si ustionano mentre giocano in casa, la madre rischia il processo: «Doveva vigilare»
Abbandono di minore è l'accusa con cui il pm Francesco Carusi ha chiuso l'indagine e chiede al gip il processo contro la mamma romena dei due fratelli, maschio e...

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Abbandono di minore è l'accusa con cui il pm Francesco Carusi ha chiuso l'indagine e chiede al gip il processo contro la mamma romena dei due fratelli, maschio e femmina, di 3 a 14 anni, che il 23 giugno 2020 rimasero gravemente ustionati in casa, in piazza San Lorenzo a Lanciano. Il gas era acceso e il più piccolo spruzzò dell'alcol o altro liquido infiammabile. La procura ha firmato l'avviso di chiusura delle indagini decidendo per l'imputazione della mamma, M.I., 41 anni, che si era assentata pochi muniti per andare a buttare la spazzatura, mentre il papà D.P., 41 anni, era al lavoro in una fabbrica della Val di Sangro. Dunque in casa c'era solo la donna.

Del caso si occupa anche la procura minorile dell'Aquila. Sull'indagine della procura frentana il difensore, l'avvocato Sandro Mammarella, affila le armi per contrastare il reato di abbandono di minore. Per l'opposizione ci sono ancora 20 giorni. «Adesso faremo l' accesso agli atti per studiare i risultati d' indagine della procura dice Mammarella. La signora quel giorno era andata a gettare l' immondizia; una fatto semplice e propri in quel frangente è successo l'incidente di ustione ai ragazzi. Come può essere la mamma passibile del reato di abbandono di minore. Si è attivato anche il tribunale dei minori per togliere i figli ai genitori. Sono comunque sicuro che ce la faremo a dimostrare la mancata responsabilità della mamma».

Il giorno della sfiorata tragedia fu un vicino il primo ad accorrere dopo aver sentito grida disperate proveniente dall'attiguo appartamento; è entrato e ha visto il bimbo di tre anni che era una torcia umana. Le fiamme lo avevano avvolto su tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Prontamente ha preso una coperta per spegnere il fuoco e cercare di limitare il più possibile le conseguenze delle gravi ferite. Ustionata anche la sorella di 14 anni che, spaventata e urlante, provava anch'essa in tutti i modi con mani e stracci a spegnere le lingue di fuoco che avvolgevano il fratellino. Il fortuito incidente domestico, causato da uno spruzzo di alcol del piccolo vicino ai fornelli accesi. In casa c'erano soli fratellino gemello la sorella ferita e un altro fratello di 10 anni, quindi un'amica della sorella più grande.

Mentre si giocava, complice la distrazione dei ragazzi, il piccolo ha improvvisamente spruzzato del liquido infiammabile che ha alimentato una forte fiamma e il suo immediato e deleterio ritorno l'ha investito pienamente sull'intero corpicino. Coraggiosamente la sorella ha cercato di spegnere le fiamme con le mani ma è rimasta ustionata, pure agli arti. Il bimbo fu trasferito al centro specializzato dell'ospedale Gemelli di Roma per ustioni in tutto il corpo. Diversi mesi è rimasto nella Capitale con la mamma vicina ad accudirlo. Meno gravi furono le ferite della sorella portata a Pescara. Ha indagato la polizia. 

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Il Gazzettino