Non c'è odio razziale dietro l'aggressione ai danni di Daisy Osakue, l'atleta della nazionale italiana di origini nigeriane colpita all'occhio da un uovo...
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«Lei stessa mi ha detto che non ci sarebbe matrice razzista», ha spiegato il premier durante una conferenza stampa a Washington, a margine di un incontro con il presidente Donald Trump. Le indagini per individuare gli aggressori proseguono. E la polemica politica non accenna a placarsi: da un lato c'è chi paventa in Italia un'emergenza razzismo, dall'altro chi la nega, parlando di «strumentalizzazione». , per fortuna è solo una piccola parte. Bisogna guardare il lato positivo e fare sì che queste cose non ci buttino giù».
In questo clima rovente, l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, lancia un appello: «tocca a tutti noi educarci al rispetto reciproco. Gli altri non sono diversi, sono il nostro prossimo». Ai torinesi, che «vengono da una lunga tradizione di tolleranza e di solidarietà», il prelato chiede di reagire «isolando quanti compiono tali gesti e promuovendo un clima di rispetto» e invita i media a una corretta informazione. «Certi titoloni - sostiene - finiscono per amplificare il clima di insicurezza in cui sembra ci siamo immersi». Smorza i toni, invece, il vicepremier Luigi Di Maio, che ieri aveva tuonato contro la strumentalizzazione di certi episodi per «colpire il governo. Più si parla dei casi di aggressione a persone di colore, più si interroga la società su quanto siano imbecilli e criminali - dichiara - Spero che li mettano in galera il prima possibile».
Dagli accertamenti dei carabinieri, intanto, emerge che nelle ultime settimane a Moncalieri i lanci di uova contro abitazioni e passanti sono stati almeno cinque, compreso il ferimento di Daisy.
Il Gazzettino