Cous cous nella mensa a scuola, mamme contro il menù multietnico: «I nostri figli restano a digiuno»

Cous cous nella mensa a scuola, mamme contro il menù multietnico: «I nostri figli restano a digiuno»
Basta con il cous cous alla mensa scolastica. «Che c'entra con la dieta mediterranea?». Le mamme del Sud (quelle che, quando ti chiamano al telefono, chiedono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Basta con il cous cous alla mensa scolastica. «Che c'entra con la dieta mediterranea?». Le mamme del Sud (quelle che, quando ti chiamano al telefono, chiedono subito: hai mangiato?) iniziano da Bari la loro nuova crociata contro i piatti che non riscuoterebbero il gradimento dei loro pargoli. Una rivolta in piena regola, che utilizza Facebook come tam tam e punta a portare più prodotti locali in tavola.


Pietra dello scandalo il menù multietnico proposto nelle scuole del capoluogo pugliese, rinomato per piatti della tradizione come orecchiette alle cime di rapa ma anche cozze e patate. Al contrario, sono finiti al bando cuous cous di verdure, hamburger e polpette di legumi, fave e bietole, carote col prezzemolo: «I bambini - dicono le mamme - non gradiscono, paghiamo il pasto per lasciarli a digiuno». Quindi nessuna polemica di tipo razzista; le mamme di Bari sono solo preoccupate e in una discussione su Facebook hanno chiamato in causa il sindaco, Antonio Decaro, e l'assessore comunale all'Istruzione, Paola Romano, dicendosi pronte a lanciare una raccolta firme per modificare il menù della mensa scolastica. Per dovere di cronaca, ci sono anche genitori che approvano la scelta di privilegiare quest'educazione alimentare.

La risposta dell'assessora non si è fatta attendere: «Ascolteremo le esigenze delle mamme senza dimenticare che il nostro compito è quello di insegnare ad apprezzare i prodotti biologici, di stagione, diversificando l'alimentazione con l'obiettivo di combattere l'obesità infantile». L'Italia infatti - secondo gli ultimi dati della Childhood Obesity Surveillance Initiative dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - con il 21% di bambini obesi o in sovrappeso è al primo posto in Europa per obesità infantile, superando Grecia e Spagna.
riproduzione riservata ® Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino