Avevano allestito un tariffario per ogni tipo di «commissione». Un sistema corruttivo, andato avanti per anni, all'interno dell'Ater, l'istituto romano che...
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È quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Roma che ha portato oggi all'arresto di sei persone, tutte ai domiciliari, tra cui un dipendente del Comune di Roma e alcuni funzionari dell'istituto. In totale 52 le persone indagate dal procuratore aggiunto, Paolo Ielo, e dal sostituto Francesco Dall'Olio nell'inchiesta svolta dalla polizia municipale e dagli agenti del commissariato Fidene. Le case finite all'attenzione degli inquirenti sono oltre cinquanta, sparse su tutto il territorio capitolino.
«Una storia di ordinaria corruzione», spiegano gli investigatori.
Dalle intercettazioni emerge il giro di denaro cui era soggetta l'assegnazione degli immobili: «Lui vuole i sordi subito, i sordi je deve dà e je deve dà subito», diceva uno degli indagati in riferimento alla tangente necessaria per ottenere la casa«. In un'altra intercettazione, uno degli indagati si lamentava perché una delle persone a cui aveva fornito l'indirizzo di una casa da occupare non era stato riconoscente con lui e diceva: «mò ti dico! Il signor Rocco una casa dell'Ater la prende quando dico io! Dà i sordi che je dico io, se je sta bene, se no non pija neanche à residenza!». In una conversazione tra altri due indagati, uno di loro diceva: «Ecco, io sto aspettà quello che offre de più».
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Il Gazzettino