«Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza»: è il commento alla morte di Mario Cerciello Rega, il vice...
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«La frase - spiegano Tiramani e Patelli - è a commento di una foto del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, vittima venerdì a Roma di un'aggressione mortale mentre svolgeva con scrupolo il proprio lavoro, a difesa della sicurezza dei cittadini. Un uomo che è morto da eroe, e che merita da un lato giustizia, dall'altro enorme rispetto, ammirazione e gratitudine da parte di tutti gli italiani perbene».
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«Questa signora di Novara, pare anche docente di liceo, ha pubblicato un commento semplicemente folle - concludono -, di cui come cittadina e come insegnante sarà chiamata a rispondere nelle sedi opportune». «Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto»: prova a giustificarsi così l' insegnante di 51 anni autrice del post su Facebook contro il vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso nelle scorse ore a Roma.
«Ho scritto una cavolata, non c'è nulla dire - aggiunge -. Mi sono lasciata guidare dalla sensazione che spesso le forze dell'ordine non intervengono quando serve, quando una donna è maltratta o peggio, si muovono solo quando ormai è troppo tardi - continua - E ho scritto quell'enorme sciocchezza, senza nemmeno pensare alla vedova e a chi voleva bene al vice brigadiere, una sciocchezza che ho provato a correggere immediatamente con un altro post, ma ormai...».
«Voglio chiedere scusa a tutti - conclude l' insegnante - In particolare a chi era vicino al militare e ora è straziato dal dolore e chiedo scusa all'Arma dei carabinieri e all'Italia intera.
Il Gazzettino