Va in ospedale ma lo mandano a casa, carabiniere muore poco dopo a passeggio con la moglie

Va al primo intervento ma lo mandano a casa, carabiniere muore poco dopo a passeggio con la moglie
Una morte che ha sconvolto l'intera comunità. In tanti conoscevano Domenico Pappa, 51 anni, vicebrigadiere dei carabinieri in servizio presso la stazione di Scauri....

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Una morte che ha sconvolto l'intera comunità. In tanti conoscevano Domenico Pappa, 51 anni, vicebrigadiere dei carabinieri in servizio presso la stazione di Scauri. L'uomo è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava con la moglie a passeggiare sul lungomare. L'episodio è accaduto poco dopo le 22 di sabato. Il 51enne stava passeggiando in compagnia della consorte sul tratto di lungomare tra il Lido Vascello e il Lido Oasi, quando all'improvviso è stato colto da un malore, accasciandosi a terra: un arresto cardiocircolatorio che lo ha stroncato sul momento.


A niente sono serviti i soccorsi e l'intervento dell'ambulanza del 118, i cui sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul lungomare, che in quel momento era pieno di persone che si sono subito avvicinate per vedere cosa fosse successo, stava passeggiando anche Don Maurizio Di Rienzo, parroco della Chiesa di San Biagio di Marina di Minturno, il quale ha benedetto la salma e pregato per i familiari dandogli conforto.

LA VISITA Da quanto si apprende, il carabiniere, che risiedeva nella frazione di Marina di Minturno, nel pomeriggio si era recato presso il punto di primo intervento di Minturno perché aveva avvertito un malessere che sembra fosse dovuto alla pressione alta (100 di minima e 180 di massima) ma dopo i primi accertamenti era stato mandato a casa, con la prescrizione di una cura del caso. Lasciata la struttura sanitaria, il vicebrigadiere aveva deciso poco dopo di andare a fare una passeggiata ma un malore improvviso lo ha stroncato.

Non è chiaro se l'episodio presso l'ex ospedale di Via degli Eroi sia collegato all'infarto che lo ha stroncato in serata; di certo c'è che è stato disposto l'esame autoptico dal magistrato di turno (la data non è stata ancora fissata), che dovrebbe chiarire le cause effettive del decesso. Proprio dall'autopsia potranno emergere elementi tali da spingere la Procura della Repubblica di Cassino ad aprire un'inchiesta. Ai familiari si sono stretti i colleghi dell'Arma, ieri il tenente colonnello Pietro Dimiccoli che in questi giorni dirige il comando provinciale ha raggiunto la vedova e la figlia del militare.


I carabinieri della compagnia di Formia, diretti dal Maggiore David Pirrera, hanno avviato i primi accertamenti, ma data la delicatezza del caso vige il più stretto riserbo. Stretti nel silenzio anche i familiari della vittima, comprensibilmente distrutti dal dolore per una perdita così improvvisa quanto assurda. Assurda in quanto l'uomo faceva sport e aveva una vera passione per la bicicletta al punto da andarci ogni qualvolta aveva un momento libero proprio su quel lungomare tante volte solcato in cui ha trovato la morte. Giuseppe Mallozzi
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Il Gazzettino