Simone non è ancora stata trovata e ora, nel timore che possa esserle accaduto il peggio sulla nave da crociera a bordo della quale lavorava, si indaga per omicidio...
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L'allarme era stato dato alle 3 della notte quando il gigante del mare, l'enorme hotel galleggiante che stava solcando l'Adriatico, era stato costretto ad arrestare la navigazione e tornare indietro, più o meno all'altezza di Pescara. Una collega di Simone ne aveva segnalato la sparizione. La donna non risultava essere scesa dalla Musica a Venezia, porto da dove la nave era partita alle 17. I sistemi di tracciabilità delle navi da crociere, come assicurato dalla stessa compagnia agli inquirenti, sono impeccabili.
L'ingresso e l'uscita di qualsiasi passeggero o membro dell'equipaggio vengono registrati per mezzo di un tesserino elettronico, tutto ciò lo si fa anche per garantire l'osservanza dei dispositivi antiterrorismo. Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di bordo e le stanno visionando. Sono anche state ascoltate persone vicine alla donna che dal Brasile si era trasferita a Venezia e che, a quanto riferito dalla madre e dal fratello, non stava vivendo un periodo particolarmente difficile. Era felice per il lavoro che aveva trovato. Pare che avesse una relazione con un collega, circostanza che è oggetto di approfondimenti da parte degli inquirenti. Le verifiche vanno avanti, così come le audizioni. Le ricerche in mare sono invece cessate dopo alcune ore dalla segnalazione della scomparsa di Simone. Sono stati impegnati mezzi navali e aerei delle capitanerie di porto di Pescara, Ancona e Venezia.
Nulla da fare.
Il Gazzettino