«Con Marra è stato fatto un errore sulla scelta della persona. Ma ci sono anche tante altre persone in giunta, i miei colleghi sono di altissima...
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«Non c'è dubbio che la diversità di opinione rende la democrazia tale - sostiene Bergamo - Diversità di opinioni sullo Stadio o sulle Olimpiadi non è inimicizia, ma la diversità di interessi è un altro discorso. Ci sono tante difficoltà che dipendono dal fatto che la città è stata gestita ma non governata per un periodo molto lungo e ora ha bisogno di riforme strutturali. Noi stiamo facendo un lavoro non semplice perché è meno visibile, è di trasformazione che richiede impegno e tempo». Sui debiti che pesano sulle casse di Palazzo Senatorio, il vicesindaco attacca le gestioni passate: «C'è un sistema di aziende gestite male nel corso degli anni altrimenti non avremmo accumulato quei debiti, e rimettere tutto questo in circolo è un lavorone».
Bergamo torna anche sul Capodanno rpmano, al centro di poliemiche nei giorni scorsi: «Quando abbiamo pensato a questo evento lo abbiamo fatto con l'intento di creare una festa in cui le persone si conoscono e creano relazioni umane - spiega il vicesindaco, che mantiene la delega alla cultura - Al fondo della crisi della città c'è un grande bisogno di riconoscersi, di sapere che si può vivere insieme. Le realtà che partecipano» al capodanno «hanno progettato insieme e si sono riscoperte per la prima volta: un patrimonio così vasto della città deve essere messo in
connessione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino