Batterio in Romagna, allarme rientrato e divieti revocati. E i bagnanti si tuffano: «Che sarà mai?»

Batterio in Romagna, allarme rientrato e divieti revocati. E i bagnanti si tuffano: «Che sarà mai?»
«Ma sì, che sarà mai?». «Solo terrorismo mediatico». Non credono ad una vera emergenza i bagnanti della Riviera Romagnola, dopo che...

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«Ma sì, che sarà mai?». «Solo terrorismo mediatico». Non credono ad una vera emergenza i bagnanti della Riviera Romagnola, dopo che in diversi tratti è stato deciso il divieto di balneazione per valori oltre i limiti del batterio Escherichia Coli, rilevati da Arpae martedì scorso. Valori registrati in 28 tratti martedì scorso, scesi a 22 dopo le verifiche di mercoledì.

Una questione che ha diviso bagnanti e dipendenti dei lidi in Romagna, prima che l'allarme rientrasse: i parametri del batterio Escherichia Coli nel mare della riviera emiliano-romagnola sono infatti ora rientrati nei limiti in tutti i punti dove si erano registrate anomalie e nel pomeriggio saranno emesse le ordinanze dei sindaci per il ritiro delle ordinanze di divieto temporaneo di balneazione, ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Irene Priolo, in una conferenza stampa sul tema.

«Ma sì, che sarà mai?», si sente dire tra gli ombrelloni a Rimini. La spiaggia rovente, il mare tanto desiderato. Già ieri, quando la notizia dei valori oltre i limiti è esplosa su tutti i media nazionali, adulti e bambini giocavano in acqua. Tra gli ombrelloni non si è parlato d'altro per tutto il pomeriggio ed è così anche oggi. «Ci risiamo, il solito terrorismo mediatico», commenta un riminese.

Del resto la città era abituata ai divieti di balneazione per il rischio batterico prima della recente riqualificazione delle fogne. Anche in quel caso, dopo le piogge e la conseguente apertura degli sfioratori a mare, centinaia e centinaia di bagnanti non curanti della bandiera rossa si tuffavano in acqua. Un operatore balneare legge la notizia e prova a rassicurare: «È strano perché le fogne sono chiuse, non ci sono stati scarichi in mare». «Sembra sia causa del riscaldamento globale», afferma un bagnante che riporta l'ipotesi più accreditata al momento tra gli esperti. 

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Il Gazzettino