Aveva subito 38 furti negli ultimi anni e per difendere la sua attività dal 2014 dormiva dentro il capannone della sua ditta. Ma stanotte l'ultimo furto è finito...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Spara e uccide il ladro, Salvini: «Io sto con il commerciante»
Ascoltato dal pm di turno della Procura di Arezzo, Andrea Claudiani, il gommista avrebbe spiegato che era nel pieno del sonno quando è stato svegliato dal rumore dei vetri di una finestra che erano stati infranti con una mazza.
Il titolare della ditta sarebbe quindi sceso al piano di sotto del magazzino e avrebbe sparato d'istinto contro il 29enne moldavo colpendolo agli arti inferiori e centrando l'arteria femorale. Secondo quanto emerso, il 29enne moldavo aveva un complice che sarebbe riuscito a fuggire.
In un video pubblicato dall'emittente Tele Etruria l'imprenditore raccontava la sua decisione di dormire in azienda: «Bastano tre minuti perché i ladri portino via tutto. Per questo ho deciso di rimanere qui». E aggiungeva: «Ringrazio le forze dell'ordine perché il loro servizio lo fanno, purtroppo anche loro hanno le mani legate perché non possono muoversi più di tanto».
Subito dopo l'arrivo dei carabinieri e del pm Andrea Claudiani, Fredy Pacini è stato sentito e verso le dieci è rientrato a casa. Per ora è indagato per eccesso di legittima difesa. «Un imprenditore e un uomo lasciato solo dalle istituzioni» dicono in un bar vicino all'azienda, che si trova in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino. Non è escluso che i ladri, come successo altre volte, volessero le costose bici da corsa di cui Fredy Pacini è rivenditore autorizzato.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro Salvini con un post su Instagram: «Sto con il commerciante, presto in aula legittima difesa».
Il moldavo ucciso la notte scorsa risulta incensurato alle autorità italiane.
«È troppo presto per parlare, dobbiamo ancora capire tutto», ha detto l'avvocato Alessandra Cheli, difensore del titolare della ditta di Monte San Savino. Il suo assistito, già sentito dal pm Andrea Clausani, non è in stato di fermo ma è indagato per eccesso di legittima difesa. «Aveva subito 38 furti, esasperato dormiva in ditta e si è trattato di legittima difesa dopo un tentativo di furto», ha aggiunto l'avvocato di Fredy Pacini. Il legale ha mostrato anche il giornale che a marzo scorso aveva pubblicato l'intervista nella quale Pacini raccontava di dormire da 4 anni in ditta a causa dei frequenti furti, riusciti o tentati. Subito dopo l'arrivo dei carabinieri e del pm Andrea Claudiani, il gommista è stato sentito e verso le dieci è rientrato a casa. «Un imprenditore e un uomo lasciato solo dalle istituzioni», dicono in un bar vicino all'azienda, che si trova in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino. Non è escluso che i ladri, come successo altre volte, volessero le costose bici da corsa di cui Fredy Pacini è rivenditore autorizzato.
Applausi e grida «bravo Fredy, bravo Fredy» da parte di amici e conoscenti davanti alla sua azienda per il gommista che ha ucciso un ladro, quando alle 12.30 è rientrato, accompagnato in auto, e ha ripreso la sua attività. Davanti ai cancelli della rivendita sono stati attaccati anche cartelli con l'hashtag 'Io sto con Fredy'. «Non ne poteva più, era preso di mira dai ladri, ormai dormiva quasi fisso in azienda anzichè nella sua casa in paese», raccontano alcuni, che dicono di conoscerlo da tantissimi anni e che sono all'esterno dell'azienda: in tutto sono una ventina i paesani presenti per esprimere solidarietà al commerciante. Qualcuno mette in evidenza la sua dedizione al lavoro, ricordando che l'azienda era stata fondata dal padre di Pacini e con lo stesso Fredy è stata sviluppata estendendo l'attività dalle gomme al commercio e al noleggio di biciclette sportive. Proprio un furto di biciclette, del 2014, causò a Pacini un danno da 30mila euro. Secondo quanto appreso, nel pomeriggio o al più tardi domani potrebbe essere sentito dagli investigatori per ricostruire anche con la sua versione lo svolgimento dei fatti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino