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CITTÀ DI CASTELLO - Del giorno del loro sì custodiscono gelosamente il ricordo. Ma non hanno nemmeno una foto. Colpa dell’eccezionale nevicata del ‘56, quella resa immortale dalla canzone di Mia Martini, che anche nell’Altotevere umbro proiettato verso le Marche, bloccò tutto e rese problematico ogni spostamento. Aveva bloccato tutto, ma non il matrimonio di Maria, 87 anni, e Settimio, 89. Loro dissero sì, 67 anni fa, tra due muraglioni di neve alti un metro. Neve che respinse il fotografo che doveva fare il servizio. Niente foto, allora.
Si risposano dopo 67 anni
Adesso, nel giorno di San Valentino, Maria e Settimio, tra un sorriso e una spizzicata di dolce, hanno deciso: quel matrimonio si rifarà. Il motivo? C’è da chiudere il conto con la nevicata del Cinquantasei e rifare la foto. Anzi, farla per la prima volta. Ma non sarà di quelle in bianco e nero, un po’ ingialliate che viste adesso, al tempo del telefonino, fanno sgranare gli occhi alla Generazione Z. No, sarà una foto digitale. Si perderà il fascino, ma vuoi mettere l’impresa di un secondo ciak del matrimonio? Ed ecco che Maria Flamini, 87 anni, originaria di Apecchio, nel Pesarese, cuoca sopraffina, e Settimio Caselli, 89 anni, maestro artigiano edile, tifernate doc di Pieve delle Rose, in primavera diranno un altro sì, ma stavolta non c’è il rischio di rimanere senza ricordi. Anche i telefonini daranno una mano.
«Non avevamo fatto le foto»
Maria, vicino al caminetto di casa, tira fuori ricordi e aneddoti di quella domenica.
Adesso c’è da completare, dopo quasi 70 anni di vita insieme, l’album per figli e nipoti con una foto davanti all’altare della chiesa di campagna dove 67 anni fa diventarono marito e moglie. Belli, giovani, felici di costruire insieme il futuro. Storia d’altri tempi, che cade a pennello il giorno di San Valentino.
A PRIMA VISTA
Un amore sbocciato a prima vista. Due anni prima «ci siamo incontrati a messa a Pieve delle Rose, qui a Città di Castello, e non ci siamo più lasciati», rivela Maria. Che spiega il segreto del matrimonio di Guinness: «Prima di tutto la salute che il buon Dio finora ci ha dato, poi l’amore, il rispetto reciproco, il sapersi sopportare e supportare nei momenti belli e in quelli brutti. Mai arrendersi alle prime difficoltà, magari un piccolo litigio, poi avanti a testa alta con la famiglia che ti sostiene». Ma c’è altro che ha portato fino a qui la coppia da record. Maria ci tiene a sottolinearlo: «Le nostre figlie, Gabriela, Nadia, Giuseppina e le loro famiglie con Giulia, Emilia, Chiara, Piergiorgio, i quattro straordinari nipoti che ci hanno regalato: sono state la marcia in più che ci ha sostenuto, che ci ha fatto capire quanto è bella la vita». Perché «la vita è sacrificio, duro lavoro, ma anche allegria e divertimento». Come sarà allegria e divertimento il nuovo sì per la foto mancata. Maria e Settimio torneranno a Fraccano. «Se possibile- fa di conto la sposa- in primavera e là faremo la foto dopo aver assistito alla messa». Don Giancarlo Lepri, amico di famiglia, è già stato messo sull’avviso. E chissà se quella foto, tanto attesa, non farà anche un bel giro dei social.
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Il Gazzettino