Parco Querini, pollaio-zoo: animalisti invadono il municipio di email Il filmato: conigli e pennuti "padroni"

La Lega antivivisezione di Vicenza ha chiesto al Comune di avviare una campagna per la sterilizzazione dei conigli di parco Querini
VICENZA - "Invaderemo l'amministrazione di mail". Il coniglietto ucciso in aprile al parco Querini scatena lo scontro tra animalisti e Comune. Al centro della diatriba, il...

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VICENZA - "Invaderemo l'amministrazione di mail". Il coniglietto ucciso in aprile al parco Querini scatena lo scontro tra animalisti e Comune. Al centro della diatriba, il degrado dello storico polmone verde. L'abbandono di conigli, tartarughe e galline, spesso catturati abusivamente - sottolineano gli attivisti della Lega antivivisezione di Vicenza - obbliga Palazzo Trissino a intervenire al più presto non solo per riqualificare l'area, ma anche per metterla in sicurezza.




Il problema? La richiesta di incontro da parte degli animalisti, a quanto pare, è caduta nel vuoto. Di qui la fase due della protesta, ovvero l'invio di mail da parte di simpatizzanti e amici degli animali per fare pressione sulla giunta del sindaco Achille Variati. "Ringraziamo di cuore tutti i cittadini che prenderanno parte all'iniziativa", anticipa la Lav.







E auspica l'attuazione di un piano per il censimento e la sterilizzazione dei conigli presenti al Querini e nelle zone attigue. Sollecitato, inoltre, maggiore controllo da parte della polizia locale. Infine gli animalisti invitano il Comune a collocare cartelli che indichino comportamenti vietati e relative sanzioni.



Nelle riprese video di Antonio Trogu una efficace sintesi della situazione: il nobile parco Querini appare un qualcosa a metà strada tra l'area umida, rifugio di germani e aironi, l'aia popolata da polli e galline, con il riecheggiare di canti di galli, lo zoo con un pienone di conigli, oche e piccioni in libertà. La bontà d'animo di chi porta cibo purtroppo non fa che incentivare l'"occupazione" da parte dei simpatici e un po' invadenti ospiti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino