Nomadi, in viale Cricoli otto famiglie sono ancora al buio

Il campo nomadi di viale Cricoli
VICENZA - Alcuni hanno sospeso l'allacciamento per motivi di lavoro, in quanto impegnati altrove con le giostre. Altri, in fase di revisione anagrafica, si sono...

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VICENZA - Alcuni hanno sospeso l'allacciamento per motivi di lavoro, in quanto impegnati altrove con le giostre. Altri, in fase di revisione anagrafica, si sono temporaneamente sistemati in roulotte di parenti.




Fatto sta che, a oltre un mese dalla rivolta contro il distacco del maxi contatore gestito dal Comune, al campo nomadi di viale Cricoli, a Vicenza, sono ancora 8 su 23 totali le famiglie senza corrente elettrica.



La conferma arriva dalla Caritas diocesana, che si sta occupando della questione bollette e del piano di rientro del debito pregresso. Lo stesso direttore don Giovanni Sandonà fa sapere che, sul fronte del pagamento della corrente, "qualora le famiglie non adempiano alle promesse e risulti un atteggiamento di disimpegno, verranno staccati i contatori".



Intanto Rete Famiglie Aperte e le Cooperative Insieme e Tangram - impegnate in percorsi di integrazione di sinti e rom - lanciano un appello ai vicentini affinché considerino "il contesto di marginalità ed esclusione sociale riservato a queste comunità". "Innalzare il livello del conflitto mettendo le persone una contro l'altra non facilita la risoluzione dei problemi - aggiungono - C'è una parte di cittadinanza che ogni giorno, nel silenzio, affianca le famiglie per favorire l'accoglienza".

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Il Gazzettino