Nuova Valsugana costerà un miliardo in più. Sindaci critici sul project

Nuova Valsugana costerà un miliardo in più. Sindaci critici sul project
POVE DEL GRAPPA (Vicenza) - Accompagnata dalle forze dell’ordine impegnate a vigilare sulla sua incolumità, l’assessora regionale Elena Donazzan, nei giorni scorsi oggetto...

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POVE DEL GRAPPA (Vicenza) - Accompagnata dalle forze dell’ordine impegnate a vigilare sulla sua incolumità, l’assessora regionale Elena Donazzan, nei giorni scorsi oggetto di minacce di un simpatizzante Jihadista, ha incontrato i sindaci (invitati solo quelli interessati dal tracciato) del Bassanese e della Valbrenta, nella "sua" Pove governata dalla giunta di Orio Mocellin.




Sul tavolo il confronto sul progetto della Nuova Valsugana, dopo che è mutato il contesto politico con il cambio dell’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso, travolto dal caso Mose, e con molti sindaci apertamente contrari al faraonico progetto della Nuova Valsugana e al project financing.







La Donazzan ha fatto il punto: “Completato l’iter del progetto che ha recepito in gran parte le osservazioni della Regione e dei comuni, ottenendo l’approvazione del Via regionale e nazionale. E’ stato dichiarato il pubblico interesse dell’opera il cui costo, a causa delle variazioni apportate al progetto originario, è lievitato a circa un miliardo di euro”.



Da verificare con i promotori la sostenibilità del piano economico. Ora, ha aggiunto l'assessora, i comuni dovranno decidere se il progetto della Nuova Valsugana può ancora essere ritenuto di pubblica utilità per il territorio. In caso negativo “il progetto può ancora essere fermato, ma la Regione dovrà far fronte alle penalità previste”.



Penalità, è stato fatto osservare, che potrebbero comunque essere inferiori a quelle eventualmente dovute dalla stessa Regione se, a progetto realizzato, non si verificassero i flussi di traffico previsti. Il sindaco di Romano, Rossella Olivo, ha fatto presente che il “Ministero dell’ambiente ha chiesto delucidazioni ai promotori, che non risultano essere state presentate”. Bombieri (San Nazario) ha ricordato che pur essendo stato accolto lo smantellamento del viadotto di San Marino, sono improponibili le soluzioni prospettate in località Lanari e Pianari.



“Abbiamo chiesto un bicchiere d’acqua e ci è stata rovesciata addosso un’alluvione - ha sintetizzato il sindaco di Cismon, Luca Ferazzoli. - Se la Valdastico sarà realizzata, il progetto proposto è inutile e vale la pena trovare una soluzione meno invasiva e che non scarichi il problema sul Trentino”. Perli, sindaco di Valstagna, ha evidenziato che “le scelte tecniche non soddisfano i requisiti e le esigenze del territorio”, mentre serve una visione d’insieme che ragioni su statale, ferrovia e pista ciclabile.



Prossimo passo: un incontro collegiale dei sindaci con gli ingegneri Fortunato e Mocellin per verificare gli aspetti tecnici, prima della decisione definitiva. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino