Sospetto riciclaggio, sequestrati beni per 130 milioni a un nullatenente C'è anche Castello Bortoluzzi

Sospetto riciclaggio, sequestrati beni per 130 milioni a un nullatenente C'è anche Castello Bortoluzzi
PONTE NELLE ALPI - Beni per 130 milioni di euro sono stati sequestrati in otto regioni dai carabinieri del Nucleo investigativo di Padova, alle prime ore di oggi, ad un campano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PONTE NELLE ALPI - Beni per 130 milioni di euro sono stati sequestrati in otto regioni dai carabinieri del Nucleo investigativo di Padova, alle prime ore di oggi, ad un campano che si ritiene legato ad un noto clan della camorra e sospettato di riciclaggio di ingenti somme di denaro. Si tratta di Francesco Manzo, 71 anni residente, a Padova e originario di Nocera Inferiore.








Questo l'elenco dei beni sequestrati nell'operazione "Grattacielo" coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Venezia, illustrata nei dettagli dal Procuratore capo di Venezia Luigi Delpino e dal Procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito: 350 unità immobiliari, 15 terreni, 1 fabbricato rurale, 52 società, 224 rapporti bancari, 52 autovetture, 8 motocicli, 1 motoveicolo. I sequestri sono scattati nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Belluno, Ferrara, Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera, Cosenza e Varese.

In Veneto tra i beni sequestrati ci sono il palazzo «Onda» di fornte alla Città della Speranza a Padova, una porzione del palazzo Belvedere davanti alla Stazionedi Padova, un centro direzionale in via Cile e il Castello Bortoluzzi di Ponte nelle Alpi (Bl).

Manzo risultava dipendente dal 2011 di una società immobiliare poi risultata a lui riconducibile con un reddito di circa 10mila euro e risultava nullatenente. Proprio il contrasto tra il patrimonio immenso a lui riconducibile e il reddito ha fatto scattare gli accertamenti. Al momento l'uomo risulta indagato solo per trasferimento fittizio di beni per eludere misure di prevenzione. Il sospetto è che potesse in qualche modo essere uno dei mezzi con cui altri soggetti non ancora identificati ripulissero proventi da attività illecite. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino