ROMA - I «mitici» 80 euro in busta paga da maggio, per «10 milioni di lavoratori». Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, scende in conferenza stampa al termine del...
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È una «rivoluzione», secondo il premier, quella cominciata, in grado di ridare «soldi ma soprattutto speranza e fiducia agli italiani». Per questo si chiedono sforzi a chi finora non ha tirato la cinghia. Anche a costo di affrontare polemiche: «Non ho paura - assicura Renzi - di dire che mettere un tetto agli stipendi delle toghe non è un attacco all'indipendenza della magistratura». E poi rivolto all'Associazione nazionale magistrati (Anm): «Io non commento le sentenze, mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazione delle leggi che li riguardano». Le leggi, «esattamente come le sentenze, si rispettano - è però la replica di Rodolfo Sabelli, presidente dell'Anm - ma si possono commentare».
Tra quelli che dovranno fare la loro parte, anche la Rai: «È chiamata a concorrere al risanamento con 150 milioni di euro, è autorizzata a vendere Rai Way e a riorganizzare le sedi regionali. Ma - concede Renzi - deciderà lei che cosa fare». Con in testa la «semplificazione» della macchina amministrativa, il governo ha deciso di sforbiciare le municipalizzate che si vedono ridotte da 8mila a mille. Il che oltre a semplificare, permetterà di fare cassa, come la stretta sulle auto blu e sugli spazi a disposizione dei dipendenti che oggi dispongono di 44 metri quadrati ciascuno e che da domani si dovranno accontentare della metà. Un taglio che invece non c'è, sottolinea, è quello alla sanità.
Insomma, è la convinzione di palazzo Chigi, il governo è passato dalle promesse ai fatti smentendo quanti lo accusano di misure spot ed elettoralistiche. Come dimostra - è l'esempio del presidente del Consiglio - l'abolizione delle tariffe postali agevolate ai partiti per i candidati in piena campagna elettorale. Non a caso una misura sulla quale i ministri si sono mostrati scettici, racconta lo stesso Renzi: «Si sono fidati di me e di Padoan». Il ministro dell'Economia assicura come, grazie al mix di interventi a breve termine e riforme strutturali, «l'Italia possa ora guardare avanti», confidando di tornare a crescere. «Il prossimo anno - annuncia Padoan con orgoglio - abbiamo addirittura più risorse di quelle necessarie. Così rimane un grado di libertà: un sogno, per chi fa politica economica». Grazie al quale Renzi può dire di «non temere il Parlamento. Queste misure - chiosa - mi paiono godere di un ampio consenso. Come fa il M5S a non votarlo?».
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Il Gazzettino