Lorella, madre disoccupata: «E ora mi tolgono anche la figlia in affido»

Lorella, madre disoccupata: «E ora mi tolgono anche la figlia in affido»
ROVIGO - Un'amicizia nata in un bar tra lei e l'adolescente nel 2012: la 13enne I. J., residente con la famiglia in una frazione di Rovigo, conosce a San Bortolo Lorella...

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ROVIGO - Un'amicizia nata in un bar tra lei e l'adolescente nel 2012: la 13enne I. J., residente con la famiglia in una frazione di Rovigo, conosce a San Bortolo Lorella Masiero, originaria di Badia Polesine, separata e mamma di due figli, che lavora nel bar. La giovane inizia a confidarsi con la 50enne, le racconta come è finita in comunità a Padova. Le due si sentono spesso fino a quando nell'agosto scorso la Masiero trova a casa forze dell'ordine e assistenti sociali dell'Ulss 18.




«Ho pensato a qualcosa di grave capitato ad uno dei miei figli - racconta - Invece poi ho appreso che I.J. era scappata dalla comunità e aveva fatto il mio nome agli assistenti perchè voleva essere affidata a me. Senza nemmeno informarsi su chi ero, mi è stato chiesto se potevo prendermi cura della minore per 10 giorni. Ho tenuto a precisare che di lì a due settimane sarei stata senza lavoro, dato che il bar avrebbe chiuso. Mi è stato risposto che non dovevo preoccuparmi, in quanto avevo diritto a 560 euro mensili per il mantenimento della ragazzina».



Così, Lorella ottiene l'affido in via d'urgenza e provvisoria, dopo il provvedimento del tribunale per i minori. «Da allora sono passati più di 5 mesi e la ragazza vive ancora con me, ma a gennaio mi è stato detto che il contributo della Regione è finito. Così non so più come fare a vivere. In tasca ho 15 centesimi. Non posso più portarla a canto nè iscriverla al prossimo anno scolastico e garantirle una vita dignitosa. Mi dicono di andare a mangiare alla Caritas con lei».



Lorella e la sedicenne sono seguite dall'Ulss 18. «Lei teme possano andare a scuola a prenderla per portarla via da me. Sarebbe un'altra grande umiliazione».



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Il Gazzettino