«L'unico modo per impedire il saccheggio dei nostri fiumi è che la Provincia

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«L'unico modo per impedire il saccheggio dei nostri fiumi è che la Provincia fermi da subito le autorizzazioni temporanee ai pescatori che spesso vengono dall'estero. Solo cambiando in fretta il Regolamento provinciale potremmo bloccare lo scempio che è sotto gli occhi di tutti». Lo dichiara il consigliere leghista polesano Cristiano Corazzari, in seguito all'ordine del giorno votato dal Consiglio provinciale la scorsa settimana, con l'obiettivo di rivedere la normativa sulla pesca di professione in acque interne contingentando il numero di licenze agli stranieri. «La sensibilità della Provincia va sicuramente accolta - dice Corazzari -. Ma il tutto può essere risolto da subito cambiando velocemente il Regolamento. Ciò detto, mi sono subito attivato con l'assessore Franco Manzato e le sue strutture, che nel prendere atto di questa particolare situazione di disagio metteranno a disposizione, come sempre, i propri uffici tecnici per condividere con i referenti polesani le più opportune strategie operative da perseguire per risolvere le criticità, finanche le opportune modifiche alla legge regionale». «Dall'altra parte - conclude Corazzari - vanno inasprite le sanzioni per chi saccheggia i nostri fiumi così ambientalmente fragili e la nostra laguna, anche pescando con mezzi illegali come la corrente elettrica. Più controlli e soprattutto più sanzioni, che possano portare pure al sequestro dell'imbarcazione per chi contravviene al Regolamento o dimostra di avere una licenza non in regola. È necessaria maggiore severità: il nostro territorio non può più sopportare uno scempio del genere. Le foto da me scattate lunedì mattina al mercato ittico di Donada sono emblematiche: i banchi sono pieni di pescato in acque interne da parte di stranieri con permessi di pesca temporanei. Questo è inaccettabile, uno scempio che deve finire». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale della Lega Nord Andrea Bassi, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta affinchè «impediamo l'uso distorto delle licenze a danno della fauna ittica e dei pescatori locali». © riproduzione riservata
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Il Gazzettino