LENDINARA (ROVIGO) - Atti persecutori che si sarebbero protratti, secondo l'accusa, per circa un anno e mezzo: da marzo 2009 alla vigilia di Natale del 2010. Atti persecutori...
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Numerosi gli episodi compresi nel capo di imputazione. Alcune scritte sarebbero comparse sul muro dell'Istituto tecnico commerciale di Lendinara, altre sul muro della palestra San Biagio di Lendinara, altre ancora sul garage di casa della donna.
Messaggi sempre di questo tenore - ossia offensivo - sarebbero spuntati anche su alcuni dei platani che costeggiano la strada regionale che da Rovigo porta a Lendinara. Parte delle scritte sarebbero state decisamente originali, nel senso che potrebbero apparire, a prima vista, attribuibili a studenti: il cognome della docente, infatti, oltre ad essere abbinato a offese pesanti, viene tirato in ballo frasi nelle quali la si invita ad "alzare i voti".
Nell'episodio del garage invece il messaggio sarebbe scritto in modo da risultare attribuibile ai condomini.
Il Gazzettino