SCHIO – Sono in azione in città tre truffatrici ai danni dei commercianti che hanno in comune avvenenza fisica e straordinaria capacità dialettica, pur essendo straniere: una...
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La caraibica che è molto giovane, dalla pelle mulatta con lunghi capelli neri, ha messo a segno l’ultimo colpo noto nel pomeriggio di sabato 28 marzo in un bar in centro storico, dove ha chiesto una bottiglietta d’acqua da portare via, costo 1 euro. Dimostrando una bella parlantina la ragazza ha messo così in confusione la barista da uscire dal locale con la bottiglietta e 49 euro, il resto di una banconota da 50 che ha soltanto finto di consegnare per pagare.
È la stessa barista, Nicole T., a raccontare la sua disavventura. “In un momento in cui il bar era parecchio affollato è entrata tale ragazza per una bottiglietta d’acqua, non so spiegare come ha fatto perché a chiacchiere mi ha talmente messa in confusione che anche a mente fredda non mi sono capacitata di come possa essere caduta nella trappola. Perché questa signorina non imbrogli qualche altro commerciante invito i colleghi a fare la massima attenzione: è una ragazza molto giovane, alta con capelli lunghi e neri, carnagione scura”. Allo stesso modo operano due donne dell’Est, la prima cinquantenne distinta ed elegante l’altra ventenne o poco di più, sportiva. Potrebbero essere madre e figlia, che in coppia entrano in bar per una consumazione da pochi euro ed escono con il resto di 50 euro.
Le tre donne sembrano delle emule di “Lord 200 euro”, l’uomo sulla cinquantina, di aspetto distinto ed elegante, che parlando in inglese mette in confusione le commesse, usando non una banconota da 50 euro, ma da 200. Tale personaggio mette a segno 3/4 colpi all’anno. L’ultimo a metà febbraio in un panificio del centro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino