Alternativa "rapida" a S. Marco

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Si stringono i tempi sulla decisione per estromettere le grandi navi dal bacino di San Marco. Il progetto che sarà prescelto dalla troika rappresentata dai ministri delle Infrastrutture e Trasporti, dell'Ambiente e dei Beni culturali sarà inserito in Legge obiettivo e godrà di una procedura assolutamente agevolata dell'iter di approvazione. Lo ha comunicato ieri, nel corso della riunione della conferenza Stato-Regioni, il ministro Maurizio Lupi.

«Nell'allegato Infrastrutture - dicono dal ministero - viene inserita la formula testuale che prevede l'inserimento in Legge obiettivo dell'alternativa al passaggio delle grandi navi per San Marco».
Il Mit non si sbilancia e lascia aperta ogni possibilità, ma Renato Chisso, assessore regionale alle Infrastrutture, è convinto che in Legge obiettivo finiranno o il canale Sant'Angelo - Contorta o il canale retro Giudecca, con il primo più probabile rispetto al secondo.
«La scelta di inserire in Legge obiettivo - è il commento di Chisso - la soluzione alternativa al passaggio delle navi in bacino San Marco per raggiungere la Marittima è una buona notizia. In questo modo si risparmiano 41 mesi ed è tutto tempo guadagnato per non far morire un settore che in questi mesi è stato messo ingiustamente sotto accusa. È una notizia - conclude - che ridà speranza alle migliaia di persone che temevano di perdere il posto di lavoro».
Quale sarà la soluzione lo scopriremo presto, forse già oggi, al termine della riunione tra i ministri Lupi e Galletti (Ambiente) e il sottosegretario Borletti Buitoni (Mibac), che rappresenta la continuazione di quella della scorsa settimana, dalla quale era scaturita un'altra scrematura e il preavviso che la soluzione sarebbe stata di tipo politico e non tecnico. La Valutazione di impatto ambientale non si farà per tutti e sette i progetti alternativi al passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco trasmessi dalla Capitaneria di Porto il mese scorso, ma solo per quello che verrà scelto come soluzione definitiva.

Al momento, il progetto del Porto e del Magistrato alle Acque (organi del ministero delle Infrastrutture) del canale Contorta sembra essere quello destinato ad essere "incoronato". Ora si tratta di capire se i titolari dell'Ambiente e dei Beni culturali faranno da comparse o pretenderanno di essere parte del processo decisionale.
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Il Gazzettino