Corna, minacce e affari "pericolosi" padre e figlio finiscono a processo

C'è anche una presunta relazione "hot"
ADRIA - Una storia di affari, sesso, minacce il tutto condito in salsa polesana. I fatti, per i quali si ipotizza la tentata estorsione, risalgono alla fine del 2010. I...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ADRIA - Una storia di affari, sesso, minacce il tutto condito in salsa polesana. I fatti, per i quali si ipotizza la tentata estorsione, risalgono alla fine del 2010. I protagonisti sono tre, ma se vogliamo ci starebbe pure una ex moglie finita in un letto che scotta.


Padre e figlio avrebbero tentato, con minacce, di indurre il parente con loro in società - per l'uno nipote, per l'altro cugino - a cedere le proprie quote della ditta. O comunque ad andare a esercitare ad almeno 40 chilometri di distanza da Adria in modo da non fare concorrenza. In pratica, un modo per fare sì che l'uomo non potesse più mantenere i propri clienti.

A monte di tutto, sostenevano i due per rivendicare questa pretesa, una relazione che la parte offesa avrebbe avuto con l'ex moglie del cugino dopo la separazione. Le minacce sarebbero state pesanti: "Ti tagliamo le gambe", "Spunta il coltello".

Alcune di queste telefonate sono state registrate dalla parte offesa e parte, una volta trascritte, sono entrate nel processo celebrato ieri. Il cugino che avrebbe subito le intimidazioni è parte civile con l'avvocato Valerio Migliorini. Nega la relazione che gli fu attribuita, ritenendola un pretesto accampato per estrometterlo. I due imputati, padre e figlio, sono difesi dagli avvocati Enrico Cappato e Paola Bogoni.

Ieri è stato ascoltato anche il fratello della parte civile, che ha fatto riferimento ad alcune minacce che avrebbe udito.

L'udienza è stata rinviata al 25 maggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino