Le lettere del giovane Obama all'allora fidanzata Alexandra: «Spesso penso a te, ma sono confuso»

Barack Obama
Prima di Michelle, l’amore per Barack Obama aveva un altro nome: Alexandra. A lei, che di cognome faceva e fa ancora McNear, tra il 1982 e il 1984, periodo trascorso tra gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Prima di Michelle, l’amore per Barack Obama aveva un altro nome: Alexandra. A lei, che di cognome faceva e fa ancora McNear, tra il 1982 e il 1984, periodo trascorso tra gli studi alla Columbia University e l’attività di ricercatore finanziario, il futuro quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d’America scrisse delle bellissime e romantiche lettere.


Oggi, dopo oltre tre decenni, la Emory University ha deciso di pubblicare quelle missive, che illustrano il lato privato più intimo dell’ex inquilino della Casa Bianca.
 
«Spesso penso a te, anche se sono confuso sui miei sentimenti. Sembra che vogliamo sempre ciò che non possiamo avere. Questo è ciò che ci lega. Questo è ciò che ci distingue», scriveva l’allora ventenne Barack alla sua Alexandra, conosciuta quanto entrambi frequentavano l’Occidental College di Los Angeles, città poi lasciata da Obama per trasferirsi a New York e intraprendere con la McNear una appassionata e tormentata relazione a distanza.

«So bene che ti manco, il mio interesse per te è esteso come l’aria, la mia fiducia è profonda come il mare, e il mio amore è ricco e prosperoso. Con amore, Barack», si legge ancora in un’altra lettera, seguita il mese successivo da un’ulteriore scritto in cui il predecessore di Donald Trump parlava della difficoltà di rendere stabile un rapporto sentimentale. “Richiede sudore, come una buona partita di basket. O un ballo appassionato. O come fare l’amore».

L’amore, però, non era sempre al centro dei pensieri del ventenne Obama. Nei suoi scambi epistolari con Alexandra, l’ex Capo di Stato americano si lamentava, ad esempio, per “lo scarso stipendio”. L’ultima lettera della serie, donata dalla McNear agli archivi della Emory University, quella dell’11 aprile 1984, comunque, trabocca soprattutto di romanticherie: «Sentire la tua voce è per me come scoprire un passaggio in un libro che avevo letto un po’ di tempo fa».


Nonostante le belle parole e gli slanci di affetto, da quell’11 aprile 1984 le strade di Barack e Alexandra si allontaneranno costantemente per poi non incontrarsi più: lei sposerà un pugile serbo e avrà una figlia, lui, invece, come tutti sappiamo, impalmerà Michelle e diventerà papà di Malia e Sasha.
 
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino