Sulla scia dello scandalo Cambridge Analytica, il cofondatore di WhatsApp Brian Acton, diventato miliardario vendendo la sua app proprio a Zuckerberg, si è aggiunto alla...
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Dati rubati, lo scandalo coinvolge Facebook e affossa Zuckerberg Acton è l'ultimo di una serie di manager e imprenditori che hanno voltato le spalle a Facebook. L'elenco va da uno dei primi investitori della rete sociale, Roger McNamee, secondo cui il social ha alterato le menti a colpi di disinformazione, fino a Sean Parker, presidente di Facebook agli esordi dell'azienda, che ha denunciato come i social media «approfittino delle vulnerabilità della psicologia umana» e creino dipendenza.
Poche parole, quelle scritte da Acton su Twitter. «It is time», è tempo di farlo, seguite dall'hashtag #deletefacebook che negli ultimi giorni è gettonatissimo sui social. Il tweet ha riscosso apprezzamento: in 11 ore ha raccolto 9mila like, 600 commenti ed è stato condiviso oltre 4mila volte. Per Acton, che nel 2014 insieme all'altro cofondatore Jan Koum ha venduto WhatsApp a Facebook per 19 miliardi di dollari, la privacy sembra essere un tema importante. Un mese fa, infatti, ha investito 50 milioni di dollari in Signal, la chat che più di tutte garantisce segretezza dei messaggi.
Il Gazzettino