Il coronavirus? Colpa dell'Italia. E della Spagna. È stata la diffusione «dalla Spagna e in qualche misura dall'Italia», inizialmente sottostimata...
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Secondo il team di Ferguson - costretto il mese scorso a dimettersi dal Sage, l'organismo medico-scientifico chiamato a consigliare l'esecutivo sull'emergenza, per aver incontrato la sua amante in violazione del lockdown - le restrizioni, se adottate con rigore prima di fine marzo, avrebbero dovuto consentire di contenere i morti per Covid nel Regno attorno a 20.000. Invece il totale è già salito a quasi 40.000 secondo i conteggi del ministero della Sanità dei soli casi certificati dal tampone e a quasi 50.000 secondo le stime dell'Ons, l'Istat britannico: record europeo in cifra assoluta, nonché secondo dato peggiore al mondo dopo gli Usa.
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E il rischio, a dispetto del controverso avvio di un alleggerimento del lockdown sull'isola deciso dal governo Johnson, è ancora significativo secondo l'accademico dell'Imperial College: ma questa volta a causa dell'effetto di spargimento - tutt'altro che esaurito nelle sue parole - dei focolai interni creatisi in ospedali e case di riposo.
Il Gazzettino