San Francisco, ex marine preparava attentato per Isis a Natale

San Francisco, ex marine preparava attentato per Isis a Natale
È un ex marine l'uomo arrestato negli Usa con l'accusa di voler organizzare un attentato suicida nel nome dell'Isis a San Francisco nel giorno di Natale....

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È un ex marine l'uomo arrestato negli Usa con l'accusa di voler organizzare un attentato suicida nel nome dell'Isis a San Francisco nel giorno di Natale. Obiettivo di Everitt Aaron Jameson era un'area molto affollata, il Pier 39.


I capi di accusa contro di lui sono quello di sostegno al terrorismo e di aver fornito risorse a un'organizzazione terroristica straniera, intrattenendo rapporti con gruppi vicini all'Isis anche via Facebook. 

«Natale è il giorno perfetto per un attacco», aveva detto Everitt Aaron Jamesonm ad un agente dell'Fbi sotto copertura che lo ha smascherato e fermato. Jameson gli aveva spiegato che avrebbe portato a termine il suo piano di sangue con un'automobile e alcune armi da fuoco e che non avrebbe neanche avuto il problema di scappare, pronto a immolarsi e morire nel nome dell'Isis: «Sono stato addestrato per il combattimento e la guerra», aveva sottolineato riferendosi al sua esperienza nei Marine, dai quali è stato congedato per problemi di asma. Il suo piano era pronto: un attacco il 25 dicembre, nell'area estremamente popolare del Pier 39 di San Francisco.

Le indagini dell'Fbi su Jameson sono iniziate alla metà di settembre, quando gli agenti lo hanno identificato online e lo hanno seguito constatando il suo sostegno al terrorismo e all'Isis. Sui suoi social media sono stati rinvenuti riferimenti e plausi ad attacchi stile San Bernardino o quello di New York, quando un camioncino è finito contro i passanti sulla pista ciclabile.

Jameson online ha anche lodato l'immagine di un Babbo Natale che minaccia New York con della dinamite. Durante le perquisizioni nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato due fucili e una pistola, ma anche una lettera da martire firmata con il suo nome. All'Fbi Jameson non ha mentito: sentito dagli agenti ha espresso il suo appoggio all'Isis e al terrorismo, e illustrato gli aspetti del suo piano per un attacco, dicendo che «sarebbe stato felice se si fosse realizzato».
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Il Gazzettino