Tutti lo conoscono come “il talebano americano”, in realtà si chiama John Walker Lindh. Viene dalla California, ha 38 anni e da giovanissimo si è...
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Appena adolescente, John fu folgorato dall'Islam, convertendosi e abbandonando casa e famiglia a soli 17 anni per andare a studiare arabo in Yemen. Partito con i libri, nel 2000 si ritrovò ben presto in Afghanistan in un campo di addestramento di Al Qaida come volontario talebano, dopo una breve permanenza in Pakistan. Ai giorni dell'arresto risalgono le sue ultime immagini: sporco, emaciato, esausto. Se fosse stato un afgano o un arabo, sarebbe certamente finito a Guantanamo come tanti altri talebani e qaedisti catturati in quei giorni. Ma Lindh è un cittadino americano, e per questo gli è stato concesso un regolare processo davanti a una corte federale statunitense. Davanti ai giudici al momento della sentenza pianse e rinnegò il terrorismo in tutte le sue forme, definendo gli attentati di Osama bin Laden «assolutamente contrari all'Islam». Poi però negli anni in carcere non ha mostrato particolari segni di pentimento, e diversi rapporti lo descrivono come una figura ancora ambigua.
Prigioniero diligente, dedito allo studio, ma anche freddo, riservato, distaccato.
Il Gazzettino