Sono state definitivamente abbandonate nella zona del Pizzo Cengalo, al confine della provincia di Sondrio con la Svizzera, le ricerche degli otto alpinisti dispersi da...
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E oggi si registrano altre tre vittime della montagna in incidenti diversi avvenuti in Valfurva, in Trentino e sul versante svizzero del Cervino. Le autorità elvetiche hanno accertato che al momento della frana gli otto si trovavano proprio in quella zona ed è altamente probabile che siano stati travolti dalla massa enorme di terra e roccia. Gli esperti hanno calcolato che al momento del distacco la frana è scesa a valle ad una velocità di 250 km/h. Impossibile per chiunque si trovasse nella zona riuscire ad evitarla. Secondo coloro che hanno partecipato ai soccorsi, non ci sono più speranze di trovare in vita gli otto escursionisti. Sono invece ripresi i lavori più urgenti di messa in sicurezza delle strutture a valle.
A causa di un secondo smottamento avvenuto ieri, alcuni abitanti del Comune di Bondo, nella svizzera Val Bregaglia, da poco rientrati nelle loro case dopo essere stati fatti sfollare nei giorni precedenti, hanno dovuto abbandonare nuovamente le abitazioni. L'allarme in zona resta alto, e anche sul versante italiano i tecnici stanno monitorando il torrente Mera, per accertare che i detriti della frana non abbiano prodotto un «tappo» tale da provocare eventuali straripamenti. Gli otto della frana del Pizzo Cengalo non sono le uniche vittime di questi giorni per quanto riguarda le montagne svizzere.
Un altro alpinista ha perso la vita sul versante svizzero del Cervino.
Il Gazzettino