È un bilancio tragico quello dell'incidente avvenuto in Ruanda dove 16 persone sono rimaste uccise da un fulmine che, intorno a mezzogiorno di sabato, ha colpito una...
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«In via del tutto eccezionale, visto che stava cantando un coro che era venuto a trovarci, la funzione si era prolungata - ha raccontato Emmanuel Ruremesha, un anziano che si trovava sull'altare - Improvvisamente c'è stato un grande botto e siamo tutti caduti a terra». Quattordici persone sono morte sul colpo quando il lampo ha colpito la chiesa, che non era dotata di parafulmine, mentre altre due sono decedute in ospedale a causa delle gravi ferite. Secondo quanto riporta il sindaco del distretto di Nyaruguru, Francois Habitgeko, altre 140 persone coinvolte nell'incidente sono state ricoverate in strutture mediche: tre sono in gravi condizioni. «I medici dicono che solo tre fedeli sono in condizioni critiche, ma stanno migliorando - ha concluso Francois - Fortunatamente sono riusciti a salvare molte vite e la maggior parte delle persone ferite sono state dimesse. In 17 sono ancora ricoverati».
Un incidente simile era accaduto venerdì, quando un lampo aveva colpito un gruppo di 18 studenti e uno di loro era morto: tre ragazzi sono tuttora ricoverati in ospedale, mentre gli altri sono stati dimessi. In Ruanda non è la prima volta che i fulmini fanno strage: lo scorso ottobre ci sono stati 18 morti, mentre nel 2016 le vittime erano state 30 e i feriti 61.
L'incidente in chiesa arriva a meno di due settimane dalla chiusura di oltre 700 chiese ruandesi per l’inadeguatezza igienica degli edifici, il mancato rispetto delle norme sull'edilizia e il disturbo della quiete pubblica dovuta all’utilizzo di impianti di amplificazione. Secondo il giornale locale Panor Actu un numero consistente di chiese chiuse non erano dotate di parafulmini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino