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Il guanto di sfida è lanciato. L'Armenia rifiuta di partecipare alle esercitazioni congiunte con la Russia e preparerà, invece, quelle con la Nato. Ma non sarà l'unica delle repubbliche dell'ex Unione Sovietica. Perché prenderanno parte all'operazione dell'Alleanza "Defender 2023" anche Moldavia e Georgia.
L'esercitazione
L'esercitazione "Defender 2023" inizierà il 22 aprile. Si svolgerà sotto la guida degli Stati Uniti sul territorio di 10 paesi europei e durerà in tutto 2 mesi.
Il disappunto verso Mosca
Erevan ha mostrato attivamente il suo disappunto a Mosca nell'ultimo periodo. Membro dell'allenza militare CSTO (l'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva di cui fa parte anche la Russia), si era rifiutata con aria di sfida di condurre esercitazioni congiunte sul suo territorio, considerandole una minaccia alla sicurezza nazionale. Il capo del governo armeno, Nikol Pashinyan, e il suo entourage sono diventati molto vicini ai circoli anti-russi in Europa e negli Stati Uniti, tanto che hanno persino iniziato a cercare di screditare gli sforzi di mantenimento della pace del presidente russo Vladimir Putin. E infine, di recente, la Corte Costituzionale dell'Armenia ha riconosciuto gli obblighi sanciti dallo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (CPI) come corrispondenti alla Legge Fondamentale del Paese.
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Il Gazzettino