Per 34 giorni la loro famiglia ha pregato, poi pianto e infine sperato almeno di ritrovare i corpi nella giungla. Non sapevano che quella mamma e i suoi tre figli, dati per...
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Thailandia, poche speranze per i 13 dispersi nella grotta
E alla fine, dopo aver vagato senza meta, sono usciti dall'incubo dopo essere stati trovati dalla comunità indigena Secoya che ha contattato le autorità peruviane. La donna, 40 anni, era in vacanza con i tre figli di 14, 12 e 10 anni. Erano andati a trovare il padre dei ragazzi quando si sono persi. Erano stati dichiarati dispersi il 19 dicembre e da quel momento sembravano essere stati inghiottiti dalla vegetazione. Sono sopravvissuti per 34 giorni vagando a piedi nudi e cibandosi di bacche e frutta.
Hanno seguito il fiume Putumayo e hanno inconsapevolmente superato il confine con il Perù, prima di essere trovati dagli indigeni vicino al villaggio di La Esperanza. «Non riuscivamo a stare nemmeno mezz’ora senza bere - ha raccontato la donna - Avevamo sempre sete e le ragazze non riuscivano a camminare». La salvezza è arrivata dopo 34 giorni grazie alla comunità e alla marina colombiana che li ha recuperati, portandoli all'ospedale ESE Maria Angelines nella città colombiana meridionale di Puerto Leguizamo, dove sono stati ricoverati con sintomi da malnutrizione e lesioni lievi.
«La madre ha confermato di aver mangiato frutti selvatici e qualsiasi altra cosa abbiano potuto trovare per i 34 giorni - ha dichiarato il comandante della forza navale della Colombia meridionale Sergio Alfredo Serrano - Speriamo che non ci siano complicazioni: vi terremo informati sulla situazione sanitaria della famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino