Idraulico sbaglia i lavori: pestato e costretto a baciare i piedi della principessa Hassa bin Salman

Hassa bin Salman
Forse dei lavori fatti male. O forse una fotografia non gradita. Fatto sta che l'idraulico egiziano che stava lavorando nell'appartamento parigino di Hassa, sorella del...

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Forse dei lavori fatti male. O forse una fotografia non gradita. Fatto sta che l'idraulico egiziano che stava lavorando nell'appartamento parigino di Hassa, sorella del principe saudita Mohammed Bin Salman, se l'è vista veramente brutta. L'uomo, infatti, sarebbe stato picchiato, legato e costretto a baciare i piedi della principessa per ore. Tutto questo è emerso nel processo che si è aperto a Parigi (in contumacia) nei confronti proprio di Hassa bin Salman, accusata di aver rapito l'operaio, Ashraf Eid, e di aver ordinato alla sua guardia del corpo di picchiarlo. L'avvocato francese della donna, Emmanuel Moyne, ha spiegato di aver negato le accuse di complicità nella violenza armata, nel sequestro di persona e di furto ai danni dell'uomo che stava effettuando riparazioni nell'esclusiva residenza di Avenue Foch, nella zona occidentale di Parigi. Moyne ha spiegato che è stata rifiutata la proposta di interrogare l'imputata in videoconferenza.


LA RICOSTRUZIONE
I fatti risalgono al settembre del 2016. La vittima ha dichiarato di essere stato assunto per lavori di ristrutturazione nell'appartamento della principessa Hassa, che si sarebbe notevolmente arrabbiata per una fotografia che lui le aveva scattato. L'operaio è stato accusato di voler vendere l'immagine della principessa alla stampa. A quel punto la Principessa avrebbe ordinato alla sua guardia del corpo di picchiarlo. «Uccidilo, è un cane, non merita di vivere», avrebbe urlato Hassa secondo quanto riportato dalla rivista francese “Le Point”. L'operaio ha raccontato di aver ricevuto un pugno in faccia, che le sue mani sono state legate e che è stato costretto per ore a baciare i piedi della principessa, 43 anni. Il primo ottobre del 2016 la guardia del corpo della principessa saudita è stata formalmente accusata di violenza armata, furto (degli strumenti di lavoro dell'operaio), minacce di morte e sequestro di persona. La donna non è stata fermata nonostante il mandato di arresto internazionale spiccato nei suoi confronti nel novembre del 2017. 

L'IMPEGNO NEL VOLONTARIATO

Lodata sulla stampa saudita per il suo volontariato e per l'impegno profuso a favore dei diritti delle donne, la principessa Hassa è sorella del principe Mohammed, uno dei leader più potenti del Medioriente. Il suo non è il primo caso legale che la famiglia reale saudita affronta in Francia. Nel 2013 le autorità francesi hanno ordinato la confisca dei beni della principessa Maha al-Sudairi, moglie dell'allora ministro degli Interni Nayef bin Abdul Aziz, per non aver pagato un conto di quasi sei milioni di euro in un hotel di lusso di Parigi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino