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«Giovani, bevete più alcol!». No, non è uno scherzo: è l'ultima campagna dell'Agenzia delle Entrate del Giappone (Nta), con l'obiettivo di favorire un ritorno a una maggiore convivialità, che comprende anche un consumo più regolare di alcol, dopo lo stallo delle attività sociali causato della pandemia da Covid negli ultimi due anni. Il repentino e progressivo calo dei consumi di bevande alcoliche, infatti, ha causato un declino delle entrate fiscali.
Giappone, l'Agenzia delle Entrate invita a consumare più alcol
Una raccolta - quella del governo sui produttori di alcool - che si aggirava intorno al 5% del totale nel 1980 e che adesso si assesta all1,7%, secondo un'indagine del Japan Times.
La campagna «Sake Viva» durerà fino a inizio settembre e si rivolge ai giovani tra i 20 e i 39 anni, nel tentativo di ideare "modi congrui" per rivitalizzare l'industria duramente colpita dall'emergenza sanitaria, malgrado l'assenza di un lockdown in Giappone, i cambiamenti demografici in atto - con quasi il 30% della popolazione sopra i 65 anni di età - e il variare delle abitudini dei giovani, più restii alle tradizionali serate di gruppo. In base alle statistiche della Nta, il consumo di alcol in Giappone è sceso dai 100 litri pro-capite del 1995, ai 75 litri nell'anno fiscale 2020, provocando il maggior declino delle entrate fiscali in oltre 30 anni.
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