Quelle calze imposte dal rigido regolamento della scuola, la 13enne Elly Bowmer non poteva proprio indossarle. Appena entrata alla Carter Community School di Poole, in Gran...
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Sarah si è lamentata con la presidenza dell'istituto sottolineando come la ragazzina venisse trattata "come una lebbrosa, emarginata e isolata a causa della sua allergia, che la famiglia aveva ripetutamente segnalato al personale": le sue parole, però, non hanno impietosito nessuno ed Elly, che ha un carattere tranquillo e timido, si ritrova ora esclusa e discriminata.
Il portavoce della Carter Community School replica dicendo che gli studenti hanno l'obbligo di attenersi al regolamento e che chi non può indossare l'uniforme per motivi medici è tenuto a fornire una dichiarazione medica. «La nostra scuola - dice il portavoce - ha impostato elevati standard di comportamento, uniforme e atteggiamento nei confronti dell'apprendimento. La stragrande maggioranza degli studenti viene ogni giorno a scuola vestita elegantemente in completa uniforme e contribuisce a mantenere i nostri standard elevati. Non commentiamo mai casi individuali, ma in ogni caso qualora gli studenti abbiano esigenze particolari relative all'uniforme, di carattere economico, medico o religioso, cercheremo sempre di aiutarli a conformarsi alla nostra politica relativa all'uniforme». Una formula che non spiega quale sia stato l'aiuto fornito a Elly. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino