Biden fa doppietta in Georgia con Warnock e Ossoff: ai dem il controllo del Senato. Trump non ci sta

Il miracolo della Georgia di Raphael Warnock e Jon Ossoff regala ai democratici il controllo del Congresso e fa la storia mostrando, attraverso la metamorfosi di uno Stato ex...

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Il miracolo della Georgia di Raphael Warnock e Jon Ossoff regala ai democratici il controllo del Congresso e fa la storia mostrando, attraverso la metamorfosi di uno Stato ex schiavista bastione conservatore, l'evoluzione dell'America che prende le distanze da Donald Trump. Il reverendo Warnock incarna questa trasformazione. È il primo senatore afroamericano della Georgia: sua madre negli anni '50 raccoglieva il cotone e il tabacco nelle piantagioni durante l'estate.

«Le sue mani di 82enne, usate per la raccolta di cotone per altri, sono andate alle urne e hanno scelto il suo figlio più giovane come senatore americano», ha detto orgoglioso Warnock celebrando la vittoria. Undicesimo di 12 figli, il reverendo 51enne è nato a Savannah, una delle città simbolo di Via col Vento, e ha frequentato lo stesso college di Martin Luther King, il Morehouse. Proprio di King è sempre stato un grande ammiratore e seguace e, con perseveranza e carisma, ne ha ereditato il pulpito nella chiesa di Ebenezer. Ad ispirare la sua azione e il suo impegno nella società anche John Lewis, lo scomparso leader dei diritti civili.

Sulla falsariga delle critiche mosse a Joe Biden, anche Warnock è stato accusato dai repubblicani di essere il «democratico più radicale» in politica, come dimostrato dal fatto che la sua chiesa negli anni '90 accolse Fidel Castro. Era il 1995 e Warnock - ha spiegato lo stesso reverendo - era solo un giovane pastore che non poteva mettere bocca nelle decisioni prese dai più alti in grado. La sua difesa e il suo appoggio al reverendo Jeremiah Wright, l'ex pastore di Barack Obama accusato di antisemitismo, sono costati a Warnock altri pesanti attacchi. Ma lui non si è lasciato spaventare, ha continuato la sua battaglia e «contro tutte le previsioni», ha ammesso, ha vinto.

 

 

Si è spinto ben al di là delle attese anche il 33enne Ossoff, il democratico più giovane eletto al Senato dai tempi di Joe Biden 50 anni fa e il primo senatore ebreo della Georgia. Nato ad Atalanta da Heather Fenton, immigrata australiana, e Richard Ossoff, discente russo e lituano, Jon Ossoff ha avuto il primo assaggio di politica al liceo. Fu allora che scrisse una lettera a John Lewis: a sorpresa ottenne una risposta e uno stage presso lo storico deputato. Dopo aver frequentato la Georgetown University, Ossoff è volato a Londra dove nel 2012 ha ottenuto il suo master alla London School of Economics.

Successivamente si è dedicato, come reporter, alla produzione di documentari sulla corruzione nei Paesi stranieri. Si è trattato però di una parentesi: la sua passione per la politica lo ha chiamato a scendere in campo. Nel 2017 ha corso nelle elezioni per il sesto distretto congressuale della Georgia affermandosi sul palcoscenico nazionale e guadagnandosi il sostegno di John Lewis, di Bernie Sanders e di Stacey Abrams, l'architetta della vittoria dei democratici nello Stato. E ora, nonostante sia stato bollato dal rivale repubblicano David Purdue come un «giovane inesperto che non ha mai fatto niente», arriva al Senato e si afferma come uno dei volti nuovi democratici, uno di coloro che - insieme alla deputata pasionaria Alexandria-Ocasio Cortez - è destinato a prendere il partito per mano nel nuovo secolo. 

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Il Gazzettino