Non solo il fantasma della recessione, ma anche rischio contagio globale dovuto alla situazione italiana. È quanto si legge nello staff report per l'Article IV del Fmi...
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Se le pressioni sull'Italia dovessero accentuarsi potrebbero esserci «ricadute globali e significative» attraverso «una maggiore avversione al rischio a livello mondiale e il riprezzamento delle attività più a rischio». È l'allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale, nel rapporto annuale sull'Italia in cui si riconosce come finora il contagio «è stato contenuto». Ma un'accentuazione dei problemi dell'Italia «potrebbe spingere i mercati globali in un territorio inesplorato».
Un evento scatenante, si sottolinea, potrebbe essere un eventuale «downgrade senza precedenti a livello 'spazzaturà » dei titoli di un emittente sovrano molto grande, come appunto il nostro paese.
Allerta anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza: Le autorità italiane «dovranno valutare la transizione dal REI al reddito di cittadinanza» tenuto conto che «vista la forte evasione fiscale e le dimensioni dell'economia sommersa, sarà necessaria una grande attenzione per garantire» la corretta destinazione degli incentivi. Nel documento si ricorda come al Reddito sia destinata una quota pari allo 0,5% del Pil ma si segnala anche i pericoli legati a un elevato livello di partecipazione ma anche al fatto che alcuni beneficiari potrebbero cercare di combinare i benefici con il lavoro in nero. Senza contare che un forte impatto sul reddito «con benefici generosi, potrebbe anche spingere i lavoratori a basso reddito a smettere di cercare un'occupazione» con una ricaduta «nella trappola della povertà».
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Il Gazzettino