S&P taglia il rating dell'Italia: «Forte aumento del debito e crescita debole»

S&P taglia il rating dell'Italia: «Forte aumento del debito e crescita debole»
Standard & Poor's taglia il rating dell'Italia a BBB- da BBB con outlook stabile. «Un forte aumento del debito,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Standard & Poor's taglia il rating dell'Italia a BBB- da BBB con outlook stabile.




«Un forte aumento del debito, accompagnato da una crescita perennemente debole e bassa competitività, non è compatibile con un rating BBB, secondo i nostri criteri». Lo spiega S&P dopo aver declassato l'Italia.



S&P spiega che a causa di prospettive di crescita «molto deboli» e ad un «ritardo» nel consolidamento di bilancio, il debito pubblico dell'Italia, escludendo le garanzie dell'Efsf, toccherà un picco superiore al 133% del Pil nel 2016. In termini assoluti «stimiamo che il debito pubblico salirà a 2.256 miliardi di euro entro la fine del 2017» e quindi sarà «di 80 miliardi in più rispetto alla nostra precedente stima», sottolinea l'agenzia di rating.




Il giudizio di S&P «non è una bocciatura del jobs act, dicono che le riforme vanno bene ma bisogna andare più veloce». È la valutazione di fonti di governo per le quali la cosa «positiva» è che l'agenzia di rating vede «elementi buoni nelle riforme ma non tali da compensare il debito e risvegliare a breve l'economia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino