Lettera di Padoan alla Ue: «Il debito dell'Italia è tra i più sostenibili»

Lettera di Padoan alla Ue: «Il debito dell'Italia è tra i più sostenibili»
«Le prospettive» per l'economia italiana sono «di una ripresa molto timida e fragile nel 2015». Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una...

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«Le prospettive» per l'economia italiana sono «di una ripresa molto timida e fragile nel 2015». Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una lettera inviata alla Commissione Ue.


Sono fiducioso che lo sforzo senza precedenti dell'Italia nel programma di riforme avrà chiaro appoggio dalle istituzioni europee - dice ancora Padoan - il piano del Governo è coerente con le raccomandazioni volte a aumentare la competitività e crescita i prossimi mesi saranno cruciali».



«Il Jobs Act consentirà una risposta più rapida alle necessità di aggiustamento della produzione ai cambiamenti strutturali e ciclici, con effettivi positivi per gli investimenti e per la partecipazione al mercato del lavoro», continua il ministro dell'Economia. «Attraverso l'aumento dell'occupazione - sottolinea ancora Padoan - aumenterà la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico che è già uno dei più solidi grazie alle riforme del passato».



Il Jobs Act, rileva il ministro, «è riconosciuto dagli organismi internazionali come un passo positivo che l'Italia sta compiendo per stimolare la crescita».

«Il debito italiano è più sostenibile rispetto a quello della maggior parte dei paesi dell'Unione europea». Padoan ricorda ad esempio che i problemi legati all'invecchiamento della popolazione sono stati «compensati da profonde riforme pensionistiche introdotte negli ultimi anni e dalla stretta sulle spese sanitarie».



«Vorrei ribadire l'impegno del Governo italiano per il suo ambizioso programma di privatizzazione delle imprese e delle attività statali. Nel periodo 2015-17 si prevede che i proventi dalle privatizzazioni in media rappresentino lo 0,7% del Pil e che possano essere interamente destinati alla riduzione del debito».



Il programma di riforme avviate dall'Italia è «ambizioso e di ampio respiro volto a dare al Paese l'assetto istituzionale, le regole e gli incentivi più appropriati per stimolare la crescita, la competitività e l'occupazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino