«Proprio mentre aumenta tra la popolazione autoctona la percezione di un numero eccessivo di immigrati, abbiamo sempre più bisogno di migranti che contribuiscano al...
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«Il nostro paese - spiega - ha chiuso molti canali di ingresso regolare nel mercato del lavoro, mentre sta attraendo un crescente numero di rifugiati ed immigrati irregolari» anche se è proprio l'immigrazione regolare che «contribuisce a finanziare il nostro sistema pensionistico».
«Abbiamo calcolato che sin qui gli immigrati ci hanno regalato circa un punto di Pil di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni». Lo afferma il presidente dell'Inps, Tito Boeri, in un'audizione alla commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.
In particolare, Boeri spiega che «gli immigrati regolari versano ogni anno 8 miliardi contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi per le casse dell'Inps».
Contro Boeri Roberto Calderoli e altri esponenti di destra: «Sbaglia il presidente Inps, Tito Boeri, ad ostinarsi a ripetere che gli immigrati non hanno sottratto il lavoro agli italiani - spiega Calderoli - Una bugia contraddetta dai numeri forniti dallo stesso Boeri incrociati con quelli forniti dall'Istat: se da una parte la percentuale di giovani immigrati che pagano regolari contributi previdenziali è salita al 35%, dall'altra la percentuale di nostri giovani che non hanno un lavoro è intorno al 40%, questo significa semplicemente che i giovani immigrati hanno tolto il lavoro ai giovani italiani che sono costretti ad andarsene all'estero in cerca di opportunità professionali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino