Voucher, si cambia. La preoccupazione per gli abusi denunciati dall'Inps spinge il governo ad operare una energica stretta per evitare che le aziende utilizzino in maniera...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il piatto forte del provvedimento è senza dubbio quello relativo ai voucher. Nella bozza in discussione la prossima settimana a Palazzo Chigi si stabilisce che i datori di lavoro sono tenuti «almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione» a comunicare alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore. Dovrà inoltre essere indicato il luogo e la durata della prestazione. In caso di violazione degli obblighi si legge nel Dlgs - «si applica una sanzione da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione». Si tratta di un cambiamento radicale rispetto all'attuale sistema che dà tempo fino a 30 giorni dall'utilizzo del voucher per la comunicazione all'Inps. Una fase all'interno della quale rischiano di proliferare comportamenti illegali. Secondo il governo, ad esempio, l'obbligo tempestivo di sms impedirebbe al datore di lavoro di comprare un voucher e tenerlo nel cassetto, attivandolo solo in caso di problemi, come un infortunio. Non cambieranno, invece, né i limiti di compensi annui (7 mila euro per la prestazione, 2 mila per ogni committente), né i settori di utilizzo. Il governo infatti - come affermato dal ministro Poletti e come ribadito dal premier Renzi è convinto che i voucher siano uno strumento utile a contrastare il lavoro nero e non condivide la posizione ostile dei sindacati.
«Stanno facendo operazioni di maquillage di un istituto che non funziona, che va cancellata, che si presta ad abusi e che ha sostituito quello che era il lavoro stabile» il duro giudizio del leader della Cgil, Susanna Camusso. Mentre il presidente delle Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che «lo sfruttamento, con l'odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l'utilizzo improprio dei voucher, vanno combattuti». Quanto alla solidarietà espansiva, con le modifiche del governo, si stabilisce che ai lavoratori «spetta un trattamento di integrazione salariale, di importo pari al 50% della misura dell'integrazione salariale prevista prima della trasformazione del contratto e il datore di lavoro integra tale trattamento almeno sino alla misura dell'integrazione originaria». Per gli accordi siglati prima del 31 luglio 2015, nei casi di «rilevante interesse strategico per l'economia» può essere reiterata la norma che dà diritto ai datori di lavoro ad una riduzione dell'ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale del 35%.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino