Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha acquistato uno degli iconici costumi di scena indossati sul set da Sophia Loren: è la vestaglia del film “Una giornata...
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Anche il raffinato disegno preparatorio dei costumi di scena del film di mano di Scola, a china colorato con pennarelli, è stato acquistato nella stessa asta dal Museo Nazionale del Cinema di Torino per 6.250 euro (compresi i diritti d’asta). Entrambi i cimeli provengono dall’Archivio Ettore Scola della famiglia del cineasta. E i parenti del regista oggi erano presenti a Palazzo Odescalchi, in piazza Santi Apostoli a Roma, quando i due lotti sono stati aggiudicati via telefono dal banditore Fabio Massimo Bertolo, che poi ha reso noti in sala il nome dell’acquirente.
Il film “Una giornata particolare” è considerato da molti il capolavoro di Ettore Scola, con i due divi italiani più belli e amati, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Il piano sequenza iniziale ritrae la Loren all’interno della cucina e da subito la vestaglia che indossa incarna e rappresenta a pieno il modello di donna che Scola voleva: una donna dimessa, sottomessa al marito, donna e madre sotto un regime che attribuiva loro ben poche virtù al di fuori degli obblighi domestici e coniugali. Dal bozzetto si evince come Scola pensasse ad una vestaglia particolare: tradizionale nella forma, ma con due risvolti anteriori che ondeggiano seguendo le forme della Loren e i movimenti del suo corpo, quasi a contrastare idealmente la funzione puramente protettiva che doveva avere. I delicati fiori che la decorano sono volutamente spenti come si sa dalle testimonianze dirette di chi seguì le riprese cinematografiche: la vestaglia venne accuratamente esposta al sole e alla luce perché assumesse queste tonalità smorte, consumate, lise e appassite, in linea con la tonalità grigio-avorio scelta da Scola per l’intera fotografia del film. Il contrasto che assume questa veste scialba indossata dalla splendida Sophia fa scattare un corto circuito assoluto: la Loren si specchia, si sistema i capelli, sente che questa veste indossata con la sua carica di sensualità, ancora ardente sotto la maschera di madre sottomessa, può essere un abito da sera. E diventa un abito da sera anche agli occhi di Marcello Mastroianni, nello scambio di occhiate, sguardi, passi furtivi e approcci falsati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino